Usura ed estorsioni: un ottico agli arresti domiciliari

Prestiti a tassi proibitivi e minacce ai debitori

Le indagini sono scattate dopo la denuncia di una delle vittime, che ha consentito di far luce su un sistema di prestiti illegali ai danni di persone in difficoltà economica. Secondo quanto emerso, l’indagato avrebbe concesso somme di denaro imponendo tassi di interesse fino al 110%, pretendendo la restituzione in tempi brevissimi.

Chi non riusciva a saldare il debito subiva ritorsioni violente: gli investigatori hanno documentato aggressioni fisiche e il sequestro di autovetture come forma di pressione sui debitori.

La collaborazione delle vittime è stata decisiva

Un ruolo determinante nell’inchiesta è stato giocato dal coraggio delle vittime, che hanno deciso di rompere il silenzio e denunciare. Grazie alle loro testimonianze, i Carabinieri hanno potuto raccogliere elementi fondamentali per consolidare il quadro accusatorio.

Attualmente, l’indagato si trova agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione rappresenta un importante risultato nella lotta all’usura e all’estorsione, confermando l’impegno dell’Arma sul territorio e la stretta collaborazione con la cittadinanza sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani.