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Comune di Taranto

Scioglimento del Consiglio comunale, avviata la raccolta firme

Dal notaio già diversi consiglieri comunali del centrosinistra

Una seduta del Consiglio comunale (foto d'archivio)

Una seduta del Consiglio comunale (foto d'archivio)

Avviata la raccolta firme propedeutica allo scioglimento del Consiglio comunale di Taranto. All'iniziativa avrebbero già aderito diversi consiglieri comunali del centrosinistra, i quali si sarebbero già recati presso la sede dello studio del notaio Monti per apporre la propria firma in calce alla richiesta di scioglimento della massima assise municipale. 

Quello avviato nelle ultime ore è il secondo tentativo di scioglimento del Consiglio comunale. Esattamente un anno fa (era il 19 febbraio), infatti, Luigi Abbate (attuale presidente del Consiglio comunale) non si recò dal notaio come inizialmente annunciato, salvando di fatto il sindaco Melucci.

Su questa inizativa avviata dal centrosinistra interviene su facebook il presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli: «Si apre la Tangenziale Sud. Si riqualifica il waterfront di Città Vecchia. Si migliora il lungomare di Taranto. Si stanno completando gli atti amministrativi per lasciare gli asili nido nella medesima condizione pubblica. Si aumenta la percentuale di raccolta differenziata. Si propone un nome di sintesi tra Comune di Taranto e Regione Puglia per la governance dei Giochi del Mediterraneo. Insomma si serve al meglio il nostro territorio. Ed infatti in questi mesi l'attuale maggioranza guidata dal Sindaco Rinaldo Melucci, diventato per alcune strampalate e orrende ricostruzioni il "male" assoluto, ha proseguito, invece,  programma elettorale garantendo a Taranto risposte e soluzioni. Senza star dietro alle polemiche inventate. In queste ore, invece, con amarezza stiamo assistendo alla ennesima raccolta firme presso uno studio notarile promosso dagli inadeguati dirigenti del centrosinistra tarantino per cercare lo scioglimento del Consiglio Comunale. Quindi tutta la preoccupazione per gli asili nido è d'un tratto svanita. Solo strumentalizzazioni allora!».
«Ma davvero - prosegue Mancarelli - a pensar male ci si azzecca: e si perché penso alla vicenda della raccolta differenziata.
Prima il capogruppo del Pd ha tentato di bloccare la estensione della raccolta differenziata con la richiesta di revoca della ordinanza e oggi promuovendo  lo scioglimento del Consiglio Comunale. E sì, perché forse a più di qualcuno interessa  continuare a far conferire tanti rifiuti indifferenziati alla città di Taranto? Insomma, la Politica frequenta i cittadini. La politica rancorosa frequenta gli studi notarili».

(notizia in aggiornamento)

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