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Bari

Emergenza Xylella, appello di Cia Puglia: “Serve un piano concreto per la rigenerazione”

Gennaro Sicolo chiede un’alleanza tra Regione, Governo ed Europa per debellare il batterio e rilanciare l’olivicoltura pugliese

Gennaro Sicolo

Gennaro Sicolo

BARI - La lotta contro la Xylella fastidiosa richiede un'azione congiunta e risorse adeguate. È quanto sostiene Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e di Italia Olivicola, che invita Regione e Governo a lavorare insieme per sradicare definitivamente il batterio e avviare un piano strutturato di reimpianti e riconversioni.

L’occasione per un intervento decisivo, sottolinea Sicolo, è rappresentata dalla presenza di Fitto e Decaro in Europa, una circostanza che potrebbe favorire il coinvolgimento delle istituzioni comunitarie in un programma di rigenerazione sul modello di quello adottato in Andalusia, dove sono stati stanziati un miliardo di euro per il rilancio dell’olivicoltura.

“Se in Spagna è stato possibile, perché non in Italia?” si chiede Sicolo, evidenziando come gli uliveti pugliesi non siano solo una risorsa produttiva, ma rappresentino identità, cultura, paesaggio e svolgano un ruolo chiave nella tutela ambientale e nella lotta al dissesto idrogeologico.

Secondo il presidente di CIA Puglia, la priorità è bloccare la diffusione della Xylella prima che raggiunga il Barese e il nord della regione, un’eventualità che avrebbe conseguenze devastanti per l’intero comparto olivicolo e per l’occupazione del settore.

Per questo, conclude Sicolo, è indispensabile un piano pluriennale sostenuto da risorse adeguate, frutto di un’intesa tra Regione, Governo, Europa e le organizzazioni agricole, con l’obiettivo di fermare il batterio e restituire alla Puglia il suo potenziale produttivo.

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