L’autorizzazione all’ampliamento della discarica Manduriambiente attraverso l’aggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti, approvato nel 2021, sta scatenando forti proteste. Il capogruppo del M5S in Consiglio Regionale, Marco Galante, denuncia la decisione come un affronto alla comunità e alla provincia di Taranto, sottolineando le gravi conseguenze sanitarie e ambientali che i cittadini hanno già subito negli anni.
"Avevano promesso la chiusura, ora si rimangiano la parola"
Galante si dice deluso per le rassicurazioni ricevute nel 2021, quando era stato garantito che l’impianto sarebbe stato dismesso una volta esaurita la capacità volumetrica. "Oggi invece si torna indietro, ignorando i pareri negativi espressi da ASL, Comune di Manduria e ARPA nella conferenza di servizi per il rilascio del PAUR", afferma il consigliere regionale.
Il sostegno al sindaco Pecoraro e la richiesta di ulteriori monitoraggi
A fronte della situazione, Galante ha espresso pieno sostegno al sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, che ha annunciato l’intenzione di impugnare la delibera in tutte le sedi competenti. L’esponente del M5S evidenzia come i cittadini abbiano già subito troppi sacrifici, tra emissioni odorigene insostenibili e ripercussioni negative sullo sviluppo turistico del territorio.
Particolarmente preoccupante è la presenza di tre impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti nel raggio di appena due chilometri, un aspetto che secondo Galante non può essere ignorato. "Prima di procedere con il rilascio del PAUR servono ulteriori monitoraggi. Il territorio ha già pagato un prezzo altissimo, ora si ascolti chi lo vive ogni giorno", conclude il consigliere.