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11 Febbraio 2025 - 15:29
L'assessora alla Toponomastica, Giovanna Iacovone
BARI - Un nuovo spazio verde nel quartiere Japigia sarà dedicato a Maurizio Maremonti, conosciuto da tutti come Morris, il giovane musicista barese scomparso nel 2014. La decisione è stata presa nel pomeriggio dalla giunta comunale, su proposta dell’assessora alla Toponomastica, Giovanna Iacovone, che ha accolto la richiesta avanzata dall’associazione "Gli amici di Morris" e da numerosi cittadini.
L’area individuata si trova tra via Natale Loiacono, via Paolo Aquilino, via Arturo Toscanini e via Giovanni Gentile, ed è stata recentemente riqualificata. Ora, con questa intitolazione, diventerà un luogo simbolico per ricordare il giovane artista e il suo talento.
"Questa scelta nasce dal desiderio di mantenere viva la memoria di Morris", spiega l’assessora Giovanna Iacovone. "Era un ragazzo speciale, molto amato da amici e conoscenti, e le sue capacità artistiche lo avevano reso un talento apprezzato da tutti. La sua energia, la sua passione per la musica e il suo spirito contagioso meritano di essere ricordati. Speriamo che questo giardino diventi un punto di aggregazione per tanti giovani, affinché possano conoscere la sua storia e trarre ispirazione dal suo percorso".
Con questa intitolazione, il Comune di Bari rende omaggio a un artista che ha lasciato un segno nel cuore di chi lo ha conosciuto, trasformando uno spazio pubblico in un luogo di memoria e condivisione.
MAURIZIO MAREMONTI - MORRIS (1976 - 2014)
Maurizio Maremonti nasce a Triggiano il 30 aprile 1976. Già da bambino si scorgeva in lui un’irrefrenabile attrazione verso tutto ciò che emetteva un suono. Con l’adolescenza, il suo interesse verso la musica prese piede e così imparò a suonare la chitarra grazie alle lezioni impartite dal fratello.
Col tempo il suo smisurato amore verso la musica lo portò a diventare il front-man, autore e cantante della storica rock-band barese “One Way Ticket”, nata nel 2003. Proprio il 2003 fu l’anno del primo “demo” in lingua inglese scritto da Morris, cui seguì “Four Trobled Mounths” nel 2004.
Nel 2006 il gruppo pubblicò il suo primo cd ufficiale, “Fase di decollo”, frutto della scelta di scrivere e cantare brani in italiano. Così, nel 2006 Morris e la sua band si esibirono al “Roxy Bar” di Bologna, ospiti di Red Ronnie per il casting de “I Miti della Musica”, mentre nel 2007 parteciparono, tra i tanti live, all’UDE Woodstock Festival. A novembre del 2008 conclusero le registrazioni del loro primo album “full-lenght”, che racchiuse il lavoro degli ultimi 5 anni di Morris e della sua band, pubblicato a dicembre dello stesso anno con il titolo “Ora & Implora” e accolto molto positivamente dalla critica. Dopo l’uscita del disco la band partì per un tour promozionale di circa 50 date in tutta l’Italia.
A febbraio del 2009 gli One Way Ticket furono contattati da Michael Pergolani e Renato Marengo per una puntata di “Demo”, interamente dedicata a loro, su Radio Rai 1. Durante l’estate del 2010, invece, vennero selezionati per il Liverpool Sound City Festival e per l’Arè Rock Festival, a Tirana. Il 1° settembre si esibirono, insieme ai Placebo di Brian Molko, al “Foro Boario” di Noci (Ba) per la kermesse musicale “Un palco in collina” e il 14 dicembre dello stesso anno furono ospiti su Rock Tv per lanciare, assieme a Pino Scotto, il loro ultimo videoclip “Non ti ho mai chiesto”. Il 31 dicembre, inoltre, furono tra i protagonisti del Capodanno barese, in piazza Prefettura, per il “Progetto Rezophonic”, con la PFM. Nel 2011 pubblicarono l’ultimo album, “L’infezione”. Seguirono tanti altri concerti (quasi 300 fino al 2012), tra cui l’ultimo, al “Circolo delle belle arti” di Madrid, nel marzo del 2012.
Il talento musicale e lo spessore delle doti artistiche di Morris furono sottolineate persino dalla più grande cantante della storia italiana, Mina, interessata a una canzone scritta da Morris che sarebbe stata inserita tra i brani di un futuro album della cantante.
La sera del 12 maggio 2012 Morris venne colpito da un ictus, all’età di 36 anni. Dopo lunghi mesi di coma, nell’agosto del 2013, gli fu diagnosticato lo stato di “Locked-In”, condizione nella quale il paziente è cosciente e sveglio, ma non può muoversi né comunicare a causa della completa paralisi di tutti i muscoli volontari del corpo, fatta eccezione del movimento delle palpebre. Morris è rimasto in questa condizione per quasi un anno, comunicando con familiari e amici attraverso il battito delle ciglia, fino al 25 giugno 2014 quando, in seguito a un arresto cardiaco, ha cessato di vivere a soli 38 anni.
Il grande amore per il giovane artista, da subito espresso in maniera corale, è stato l’impulso per costituire la onlus “Gli amici di Morris”, con lo scopo di aiutare altre persone che si trovano in stato di Locked-in. In ricordo di Morris l’associazione, attraverso la realizzazione di eventi musicali, raccoglie fondi per finanziare la ricerca su questa sindrome.
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