Omicidio in campagna, le indagini si concentrano sul traffico di droga

BARI - Le indagini sull’omicidio del 43enne marocchino, il cui corpo è stato ritrovato ieri, sabato 1 febbraio, in un’auto nelle campagne tra Santeramo in Colle e Cassano delle Murge, si concentrano su un possibile regolamento di conti legato al traffico di droga. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti in materia di stupefacenti, potrebbe essere stato attirato in quella zona isolata per un incontro finito in tragedia.

La scena che si è presentata ai soccorritori è stata molto forte: il corpo dell'uomo era sul sedile di guida riverso in una pozza di sangue e colpito da numerosi colpi di arma da fuoco.

A coordinare l’inchiesta è il pubblico ministero Luisiana Di Vittorio della Procura di Bari, che ha disposto l’analisi del telefono cellulare della vittima per ricostruire la sua rete di contatti e individuare eventuali conversazioni rilevanti nelle ore precedenti al delitto.

Sul luogo del ritrovamento non sono stati rilevati segni di trascinamento, né impronte di pneumatici che possano far pensare a uno spostamento successivo del cadavere. Questo elemento rafforza l’ipotesi che l’omicidio sia avvenuto proprio lì, con l’assassino che potrebbe aver agito rapidamente prima di dileguarsi.

I carabinieri della Compagnia di Altamura, insieme alla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari, stanno passando al setaccio anche le telecamere di sorveglianza presenti lungo le strade che portano alla contrada Pataffio, nella speranza di individuare eventuali veicoli sospetti.

Gli investigatori non escludono nessuna pista, ma l’attenzione resta puntata sul mondo dello spaccio di droga e sulle possibili faide interne tra gruppi criminali. Le prossime ore potrebbero essere decisive per far luce su un’esecuzione che ha tutte le caratteristiche di un regolamento di conti.

Omicidio in campagna: un uomo trovato senza vita in un’auto

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