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«Chiudono il Teatro Garibaldi, la piscina, le strutture sportive e i parchi e vogliono la Tassa di Soggiorno»

Duro affondo del tre volte sindaco di Bisceglie Francesco Spina contro l'amministrazione comunale

Francesco Spina

Francesco Spina

BISCEGLIE - «Dopo 7 anni rimangono chiusi Teatro Garibaldi, piscina, strutture sportive e parchi, ma introducono l’imposta di soggiorno».

È quanto denuncia il tre volte Sindaco di Bisceglie, oggi consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina.

«Dopo un lungo confronto con “fiumi di parole” profferite dagli assessori al ramo - scrive Spina -, non riusciamo ancora a conoscere  il termine di consegna dei lavori (sul cartello affisso davanti al “Garibaldi” era scritto 2019), che deve essere obbligatoriamente indicato a pena di sanzioni pesanti. Non è dato sapere, poi, perché il sindaco non abbia voluto o non voglia firmare, come ha fatto Franco Napoletano (anche lui già Sindaco, ndr) prima e io successivamente, l’autorizzazione in convenzione con i Vigili del fuoco, che fornivano, pagando i diritti di qualche decina di euro, i servizi di prevenzione ad ogni manifestazione.

Barletta, come faceva Bisceglie e come fanno il 90 per cento dei Comuni italiani, fa la stessa cosa e il teatro barlettano ha ormai il monopolio teatrale del territorio. È perfettamente legittimo e gli altri comuni utilizzano questo sistema più comune, in attesa del perfezionamento dei percorsi burocratici. La scelta di chiudere il teatro per 7 anni è indifendibile e irresponsabile, stiamo perdendo tutto il turismo “destagionalizzato” e stanno chiudendo ora anche i locali del centro.

Intanto, l’amministrazione comunale pensa a far cassa istituendo un’altra tassa, quella di soggiorno, che dovrebbero pagare turisti e albergatori. Ma cosa offriamo da sette anni a questa parte ai turisti? Degrado, disorganizzazione e nessun evento importante, nessuna piscina o struttura sportiva fruibile, alberi tagliati e parchi chiusi. Qual è la visione culturale di questa amministrazione? A parte eventi come “ libri” e Digithon, che sono frutto di impegni privati, non vedo nessun evento degno di nota partorito dall’amministrazione comunale. Le risposte pervenute finora, nonostante il tentativo da più parti e opinionisti di creare polverone e confusione per nascondere il “(grosso) difetto”, sono come la canzone di Mina:”parole, parole e parole…solo parole”».

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