Un omicidio che ferisce la città: l’appello degli arcivescovi Seccia e di Panzetta

LECCE - All’indomani dell’efferato omicidio avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri nel quartiere di Santa Rosa, la città è ancora sotto shock. La tragedia, consumatasi in un orario e in un luogo frequentato da molte persone, ha sollevato preoccupazione e sconcerto tra i residenti e le autorità.

Gli arcivescovi Michele Seccia e Angelo Raffaele Panzetta, in un messaggio congiunto, hanno espresso il loro turbamento per quanto accaduto: “È terribile pensare che, mentre ci apprestiamo a celebrare il Natale, la festa per eccellenza che celebra il dono della vita, la cultura della violenza e della morte prendano il sopravvento sulla serena convivenza civile”, hanno dichiarato i presuli.

L’appello per la sicurezza e la lotta alla droga
Rivolgendosi alle Forze dell’ordine e a chi si occupa di sicurezza e ordine pubblico, Seccia e Panzetta hanno chiesto un impegno immediato per fare chiarezza sulla vicenda e individuare i responsabili di un gesto così crudele. “Chiediamo di intensificare i controlli sullo spaccio di droghe, una piaga che, specie tra i più giovani, non può e non deve essere accettata come una normalità”, hanno sottolineato.

La responsabilità educativa delle famiglie e della comunità
Nel loro appello, gli arcivescovi hanno anche esortato le famiglie, le scuole e gli oratori parrocchiali a farsi carico con maggiore determinazione della loro missione educativa: “È fondamentale proporre modelli che aiutino i ragazzi e le ragazze a crescere secondo giustizia e verità, prevenendo le devianze”.

L’omicidio di Santa Rosa lascia una ferita profonda nel tessuto sociale e riaccende il dibattito sulla necessità di un’azione concreta per arginare fenomeni di violenza e illegalità che minano la convivenza civile.