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La vertenza

«Troppe incognite sul futuro della Cittadella della Carità»

L'allarme lanciato da Flavia Ciracì, segretaria territoriale Cisl Fp Taranto-Brindisi

Flavia Ciracì, segretaria territoriale Cisl Fp Taranto-Brindisi

Flavia Ciracì, segretaria territoriale Cisl Fp Taranto-Brindisi

Si è tenuto lunedì scorso l’incontro presso la task force regionale, presieduta da Leo Caroli, con l’attivazione di una cabina di regia a risoluzione della vertenza economica-occupazionale che coinvolge circa 160 dipendenti della struttura sanitaria di Fondazione Cittadella della Carità in Taranto.

«Per la prima volta, finalmente c’è stato un confronto diretto fra tutti gli attori coinvolti - spiega Flavia Ciracì, segretaria territoriale Cisl Fp Taranto-Brindisi - Durante il confronto, il Management della Fondazione di Cittadella, ancora una volta, non ha saputo o forse non ha voluto fornire, notizie chiare ed esaustive sulle future strategie aziendali. A loro dire, il Piano Industriale dovrebbe essere pronto entro il 9 gennaio prossimo e sarà finalizzato alla ristrutturazione dei debiti che ammontano a circa 25 milioni di euro e al concretizzarsi del fitto di ramo d’azienda presso la società Soave/Neuromed, ma ovviamente non sono stati forniti ulteriori dettagli.

La società Soave/Neuromed, si è dichiarata pronta a subentrare, appena la Regione Puglia effettuerà le volturazioni degli accreditamenti, come dichiarato in più circostanze. Infine la Asl di Taranto, ha fornito garanzie sul pagamento tempestivo delle fatturazioni trasmesse dalla Fondazione a quest’ultima, al fine di poter procedere in tempi brevi, all’erogazione degli stipendi dei suddetti dipendenti. Nella realtà dei fatti, si registra un’assenza di soluzioni concrete, persistono ancora troppe incognite,  dubbi ed incertezze che gravano sul futuro di questi lavoratori».

Motivo per cui la Cisl Fp Taranto Brindisi, presente lunedì al tavolo regionale, ha chiesto alle istituzioni intervenute che «si trovi una soluzione sostenibile in tempi brevi, magari prendendo spunto da altre vertenze in terra di Puglia, come quella avvenuta poche settimane fa per il Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica.

Appare pleonastico affermare, che in altre circostanze, nessuno avrebbe esitato a Commissariare una struttura sanitaria in assenza di alcuni requisiti importanti, vedasi la chiusura dell’Unità Operativa di Cardiologia di Cittadella per assenza di medici e attrezzature elettromedicali. Quindi, ci si chiede se il Commissariamento della Fondazione Cittadella della Carità, sia una strada percorribile a garanzia di retribuzioni, dell’offerta sanitaria sempre più a rischio e soprattutto a salvaguardia dei livelli occupazionali dei circa 160 lavoratori attualmente in forza».

«Nel frattempo, è tutto rinviato al prossimo incontro che si svolgerà presso il Comitato Sepac a metà gennaio 2025, con l’auspicio che i suddetti dipendenti possano ricevere nei prossimi giorni, almeno lo stipendio di novembre e la tredicesima, in caso contrario saremo pronti ad altre azioni sindacali di mobilitazioni a tutela dei diritti dei lavoratori. Unica certezza ad oggi? - conclude Flavia Ciracì - Un triste Natale pieno di dubbi ed incognite».

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