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Regione Puglia
13 Dicembre 2024 - 06:44
Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia
BARI - Ieri mattina il gruppo di Fratelli d’Italia ha lanciato un duro attacco alla maggioranza di centrosinistra e all’assessore al Bilancio, Fabiano Amati, accusandoli di aver trasformato il documento finanziario in una "marchetta elettorale" per soddisfare dissidenti interni e raccogliere i voti necessari per l’approvazione.
"Un assalto alla diligenza", hanno definito i rappresentanti del partito di opposizione, denunciando quella che ritengono una gestione "incapace e autoritaria" da parte di Amati, che avrebbe cancellato le battaglie del passato contro il governo regionale per diventare il "più fedele scudiero del presidente Emiliano". "Una metamorfosi incredibile – accusano –: le sue crociate per far decadere i direttori generali delle ASL o ruotare i capi dipartimento sono state spazzate via. Ora, da assessore, Amati si limita a servire Emiliano, privando il Consiglio Regionale di un dialogo democratico e trasparente".
Fratelli d’Italia punta il dito contro il ricorso all’indebitamento per finanziare quello che definiscono un sistema fatto di sprechi e inefficienze. "Invece di ridurre il debito regionale, si continua a sperperare denaro pubblico, alimentando poltrone e finanziando agenzie regionali che non dovrebbero nemmeno esistere. Un esempio? I 350mila euro destinati all’AGER, l’agenzia che gestisce i rifiuti, mentre i cittadini pugliesi continuano a pagare la TARI più alta d’Italia".
Inoltre, la gestione degli emendamenti al Bilancio ha suscitato aspre critiche. "Sono stati presentati oltre 200 emendamenti, molti dei quali modificano leggi che nulla c’entrano con il Bilancio, bypassando il lavoro delle commissioni e mortificando il ruolo del Consiglio Regionale". Secondo Fratelli d’Italia, questa modalità operativa dimostra l’inadeguatezza di Amati al ruolo di assessore e il disinteresse della maggioranza per un confronto istituzionale.
Nel mirino del partito anche l’introduzione o l’aumento di alcune tasse, tra cui quelle su concessioni demaniali marittime, caccia, pesca e igiene e sanità, viste come un ulteriore carico sulle spalle dei pugliesi. "Questo Bilancio non affronta i problemi reali della Regione – dichiarano – ma cerca di mettere a tacere i malumori interni con prebende elettorali".
"Non riconosciamo nell’assessore Amati un interlocutore valido", concludono i rappresentanti del partito, promettendo battaglia in Consiglio Regionale. "Siamo pronti a bloccare i lavori per giorni e giorni, tentando di migliorare questo Bilancio che, ci auguriamo, sia l’ultimo di una maggioranza di centrosinistra".
L’opposizione si prepara dunque a una fase di scontro serrato, accusando il governo regionale di aver fallito nella gestione delle risorse e di perseguire logiche di consenso elettorale anziché il bene della comunità.
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