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Nicola De Santis accusa: Antonio Decaro ha incontrato il fratello del boss

Il collaboratore di giustizia ha ribadito la sua versione sul presunto incontro tra l’ex sindaco e Massimo Parisi, fratello di Savino Parisi

Antonio Decaro

Antonio Decaro

BARI - Emergono nuove dichiarazioni nell’ambito del processo legato all’inchiesta “Codice Interno,” che ha scoperchiato presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria a Bari, portando a 130 arresti e alla nomina di una commissione d’accesso per verificare infiltrazioni mafiose nel Comune.

In aula, il collaboratore di giustizia Nicola De Santis ha ribadito la sua versione su un presunto incontro tra l’ex sindaco Antonio Decaro e Massimo Parisi, fratello del boss di Japigia Savino Parisi. Secondo De Santis, Parisi sarebbe stato introdotto nell’Amtab, l’azienda di trasporto pubblico barese, ancor prima di un regolare concorso, grazie a influenze politiche.

De Santis ha inoltre riferito che il clan Parisi avrebbe sostenuto campagne elettorali locali, procurandosi voti per il presidente della circoscrizione Japigia-Torre a Mare e per le amministrative del Comune. In particolare, ha indicato Giorgio D’Amore come beneficiario di questa presunta mobilitazione, affermando che quest’ultimo si sarebbe “vantato” dei “duemila voti ottenuti a Japigia”.

L’incontro tra Decaro e Parisi, che l’ex sindaco ha sempre negato, sarebbe avvenuto tra il 2008 e il 2010, secondo quanto dichiarato dal collaboratore. La procura di Bari, dopo un’inchiesta, aveva già archiviato le indagini sul presunto episodio, ma le dichiarazioni di De Santis erano state incluse nel provvedimento con cui, lo scorso febbraio, il Tribunale ha disposto l’amministrazione giudiziaria dell’Amtab.

Le accuse, sebbene respinte da Decaro e non supportate da ulteriori riscontri, riaccendono il dibattito sul confine sottile tra criminalità organizzata e politica locale.

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