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24 Novembre 2024 - 06:21
Francesco Spina
BAT - «Nulla la Giunta - Ombra con nove consiglieri delegati. L’art 44 bis dello statuto comunale, introdotto nel dicembre 2018 proprio dall’amministrazione Angarano, in applicazione della giurisprudenza amministrativa e dei pareri del Ministero dell’Interno, stabilisce chiaramente che le deleghe sono possibili solo “per esigenze particolari” di carattere amministrativo, non per esigenze di equilibri politici e per tenere contenti i consiglieri riottosi. E soprattutto lo statuto prevede correttamente che le deleghe vengano deliberate dal consiglio comunale (“il sindaco propone al consiglio”..). Il sindaco non può quindi “decretare” e affidare deleghe in materia consiliare, ma solo proporre le deleghe al consiglio comunale, a cui spetta la decisione finale di affidare le deleghe stesse a propri componenti su materia di sua specifica competenza».
E' quanto si legge in una nota a firma del Consigliere comunale di Bisceglie Francesco Spina.
«In pratica - prosegue Spina -, il sistema normativo vigente vieta perentoriamente la “governance diffusa” allargata ai consiglieri comunali. Vieta peraltro che le deleghe possano riguardare materie di competenza della giunta o dei dirigenti, perché non ci possono essere interferenze tra il ruolo di controllo spettante al consiglio comunale e quello di controllato spettante alla giunta con poteri esecutivi di governo o ai dirigenti con i loro poteri di gestione. Con queste deleghe il sindaco ha di fatto “spogliato” dei poteri il consiglio comunale, ingerendosi nella funzione di indirizzo e controllo del consiglio stesso e indebolendo il suo potere di controllo anche con la promiscuità di funzioni e il conflitto di interessi di cui diventano portatori ben 9 (su 15) consiglieri comunali di maggioranza.
Un caso mai accaduto prima in Italia, senza che nel decreto di nomina fossero indicate almeno le “particolari esigenze “ richieste dallo Statuto per ogni singola delega. I consiglieri delegati possono essere incaricati su materie di competenza consiliare e devono offrire le loro relazioni e proposte al consiglio comunale su specifiche materie di competenza consiliare . Non ci possono essere deleghe che riguardino proposte di iniziative e progetti, come quelli affidati dal sindaco, di competenza per legge della giunta. Rispetto alle deleghe concesse dal Sindaco, l’unica che il consiglio comunale potrà accogliere e deliberare, su proposta del sindaco, sara’ eventualmente solo quella di competenza del consiglio, qual è l’istituzione dell’imposta di soggiorno e lo studio sull’eventuale regolamento.
Chiederemo pertanto al sindaco di annullare il decreto e di portare le eventuali proposte di deleghe possibili e ben motivate in consiglio comunale per la deliberazione consiliare a norma dell’art 44 bis dello statuto. Non vogliamo che prefettura e corte dei conti (per l’inutile spreco di risorse pubbliche) debbano intervenire per censurare un atto così abnorme e illegittimo. La funzione e la dignità del consiglio comunale vanno tutelate per ripristinare la dignità dell’intera istituzione comunale, messa in ridicolo da queste deleghe degne soltanto di spettacoli comici come “dilettanti allo sbaraglio”».
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