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Il siderurgico

Nuovo sequestro nell'ex Ilva

Indagine sui rifiuti

L'ex Ilva

L'ex Ilva

Scatta il sequestro, all'interno dello stabilimento siderurgico di Taranto, dell'impianto in disuso 'Bra 2': un'area nella quale - fino agli anni '90 - venivano prodotte le bramme d'acciaio.

È l'agenzia Ansa a riportare che sono stati i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce nelle scorse settimane, durante un'ispezione, a scoprire i sotterranei di quell'area abbandonata ed ad accorgersi che nei locali interrati, dove un tempo si trovavano gli impianti necessari per mandare avanti la realizzazione dei prodotto d'acciaio, ci sarebbero migliaia di metri cubi si liquidi denso, di sostanze oleose di cui al momento non si conosce né la natura né la provenienza.

Ne dà notizia la Gazzetta del Mezzogiorno evidenziando che non è chiaro in questo momento se quelle sostanze sono penetrate nel terreno danneggiando la falda sottostante.

Per questo, sottolinea il quotidiano, i pubblici ministeri Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo hanno aperto un fascicolo di indagine contro ignoti contestando il reato di gestione di rifiuti non autorizzata e firmato un decreto di sequestro dell'intera area.

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