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Taranto

Mar Piccolo, lettera al ministro

L'iniziativa di diverse associazioni

Una veduta del Mar Piccolo

Una veduta del Mar Piccolo

Bonifiche e Mar Piccolo: un gruppo di associazioni ha scritto al ministro per l’ambiente  Pichetto Fratin denunciando ritardi e mancanza di risorse. La lettera, che pubblichiamo qui di seguito, è firmata da Azione Cattolica diocesi di Taranto, CGIL Taranto, CISL Taranto Brindisi, UIL Taranto, Confcommercio Taranto, Confcooperative Taranto, Legambiente Taranto, WWF Taranto, Giustizia per Taranto, Libera Taranto, Peacelink, Radiovera APS, Unicoop Taranto.

Ecco il testo della lettera.

«Egregio Signor Ministro, 

come Lei sa, il Mar Piccolo di Taranto, gravato dai veleni riversati negli anni dall’Arsenale Militare, dagli ex Cantieri Navali e dal Siderurgico, è stato inserito sin dal 1990 nelle aree a elevato rischio ambientale.  Nel 1998 è stato istituito il Sito di Interesse nazionale (SIN) di Taranto la cui perimetrazione, effettuata nel 2000, comprende vaste aree di territorio a terra ed a mare.

Già a gennaio del 2004, l’allora ministro dell’Ambiente, Altero Mattioli, parlando del Mar Piccolo, dichiarava “Bonificare una vasta area altamente inquinata. L’obiettivo a medio termine dell’operazione è quello di realizzare le condizioni per il rilancio non solo ambientale ma anche socio-economico dell’area, con una importante ricaduta turistica. L’obiettivo immediato è quello di riportare la qualità dei sedimenti presenti nel sito a valori tali da consentire in piena sicurezza gli attuali usi di molluschicoltura e ittiocoltura”..

Il Mar Piccolo è stato oggetto, negli anni, di numerosi studi che hanno acclarato la necessità e l’urgenza della sua bonifica. Il primo commissario straordinario alla bonifica di Taranto è stato nominato a gennaio 2013, ma finora nessun intervento di bonifica del Mar Piccolo è stato realizzato, con grave danno per le tradizionali attività di molluschicoltura, se non la parziale pulizia dei fondali da rifiuti di vario genere.

L’attuale commissario, il dottor Vito Felice Uricchio, è stato nominato a decorrere dall’1 marzo 2024, ma a tutt’oggi non dispone di una struttura che gli consenta di svolgere appieno il suo mandato e, come a Sua conoscenza, il CIS del 4 dicembre 2020 ha di fatto determinato il blocco dei fondi finora stanziati per la bonifica, del Mar Piccolo in particolare.

Le chiediamo pertanto, in primo luogo, di provvedere con la massima urgenza a licenziare il DPCM che consenta la nomina della “squadra del commissario” costituita da personalità di alto profilo scientifico ed etico in modo che il dottor Uricchio sia messo in condizione di operare.

Chiediamo, inoltre, che siano sbloccati i fondi CIS destinati alle bonifiche di Taranto.

Tali risorse, peraltro, sono del tutto insufficienti: Le chiediamo quindi di adoperarsi affinché il Governo garantisca al SIN di Taranto i finanziamenti adeguati alla gravità della situazione ambientale e sanitaria».

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