Puglia, rallenta la crescita e le sfide all'export. Il rapporto di Bankitalia

Nel 2024 l’economia pugliese ha registrato un’espansione moderata, segnando un incremento del PIL dello 0,5% nei primi sei mesi, appena inferiore alla media del Mezzogiorno (0,6%) e lievemente superiore a quella nazionale (0,4%). È quanto emerge dal rapporto annuale della Banca d’Italia, presentato oggi a Bari.

Sul fronte industriale, nei primi nove mesi dell'anno, il settore manifatturiero ha mostrato segnali di ripresa, trainato dalle piccole e medie imprese che riportano un lieve aumento del fatturato. Tuttavia, gli investimenti hanno continuato a indebolirsi. Inoltre, le esportazioni pugliesi, dopo una leggera crescita nel 2023, sono calate dell’1,3% nel primo semestre del 2024, in contrasto con il resto del Sud, dove l’export è aumentato del 3,5%. Tale contrazione è stata influenzata dal calo dei prodotti siderurgici, in difficoltà per i bassi livelli produttivi di Acciaierie d'Italia, con ripercussioni soprattutto sulle vendite verso i Paesi UE, in particolare la Spagna per i prodotti siderurgici e la Germania per la componentistica auto.

Il settore delle costruzioni ha subito un rallentamento, con una contrazione delle compravendite immobiliari nel comparto residenziale (-4,7% rispetto al 2023) a fronte di un aumento dei prezzi delle abitazioni (+3,7%). La Banca d’Italia attribuisce parte di questa frenata alla riduzione del Superbonus, che tra aprile e settembre 2024 ha visto gli investimenti per lavori conclusi calare di oltre il 90% rispetto all’anno precedente.

Infine, tra il 2021 e agosto 2024 in Puglia sono state bandite quasi duemila gare per opere pubbliche finanziate dal Pnrr, per un valore complessivo di tre miliardi di euro, con il 75% delle gare già aggiudicate.