«Sono particolarmente grato al Capo della Polizia per questo prestigioso incarico in una provincia particolarmente importante come quella di Taranto, nella mia regione natìa. Ho grandi motivazioni e sono molto curioso di conoscere il territorio».
Con queste parole il nuovo questore Davide Sinigaglia si è presentato ai giornalisti in questo suo primo contatto la città. Barlettano, cinquantanove anni, Sinigaglia è al suo primo incarico in un territorio del Sud dopo trentacinque anni di carriera. Finora, infatti, ha sviluppato la sua carriera in Lombardia. La sua prima sede è stata Milano; negli ultimi due anni è stato questore a Cremona.
«Mi inserisco - ha detto il nuovo questore - nel solco dei miei predecessori, in particolare del dottor Massimo Gambino(nuovo questore di Bari, ndr). Ho trovato una questura ben organizzata con personale molto preparato». Certo, ci sarà da fare i conti con le carenze di personale più volte denunciate dalle organizzazioni sindacali: «Lavoriamo sulla base delle risorse disponibili, non su quelle che ogni questore vorrebbe. Ma la differenza la fanno comunque la qualità e l’impegno del personale».
Sulle grandi problematiche da affrontare non si è sbilanciato: «Sono appena arrivato e mi riservo valutazioni più approfondite in seguito. C’è un tema macroscopico che è quello dell’ex Ilva, che ora sembrerebbe aver trovato una strada per una soluzione almeno parziale di un problema enorme».
Occhi puntati anche sui Giochi del Mediterraneo: «Lo scenario internazionale impone grande attenzione, così come bisognerà prestare molta attenzione ai cantieri che si apriranno».
Elementi di preoccupazione per possibili infiltrazioni negli appalti pubblici? «Su questi aspetti mi riservo di compiere valutazioni più approfondite in seguito, quando avrò acquisito informazioni più dettagliate sul territorio».
Naturalmente, impegno fondamentale resta quello dell’ordine pubblico e il nuovo questore ha fatto riferimento anche al campionato di calcio.
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