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Il fatto

Senz'acqua da due mesi, i residenti scendono in strada. In serata la schiarita

Il caso di via XXV Aprile a Taranto

L'auto dei tecnici di Aqp a Taranto

L'auto dei tecnici di Aqp a Taranto - foto di Francesco Manfuso

Ore 19.00

Qualcosa sembra che si stia muovendo nella vicenda dell'assenza di acqua nei piani alti di alcuni immobili di via XXV Aprile a Taranto. Dopo le forti proteste di questa mattina, la situazione starebbe tornando alla normalità con l’erogazione dell’acqua con una potenza tale da raggiungere anche i piani alti degli immobili. Nel pomeriggio, ingatti, è ripresa la graduale erogazione dopo la rottura della condotta. Lo rende noto il consigliere comunale Francesco Battista

Ma ecco cosa era accaduto:

Ore 14.00

Questa mattina i residenti di via XXV Aprile, nel quartiere Paolo VI di Taranto, sono scesi in strada per richiamare l'attenzione sulla grave carenza d'acqua che affligge gli ultimi piani degli edifici da circa due mesi. Nonostante le rassicurazioni ricevute in Prefettura una decina di giorni fa, il problema persiste, aggravato dal caldo afoso di questi giorni. L'acqua è tornata solo per 24 ore, poi di nuovo rubinetti a secco.

Il disservizio idrico ha costretto i cittadini a rifornirsi di acqua presso le fontane pubbliche, con enormi disagi, specialmente per il trasporto e la gestione dell'acqua nelle abitazioni. Stamattina, in un atto di esasperazione, i residenti hanno bloccato un'auto di servizio dell'Acquedotto Pugliese (Aqp) per cercare di portare la questione all'attenzione dei responsabili dell'azienda.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per garantire che la protesta si svolgesse senza incidenti di ordine pubblico. Nonostante ciò, la frustrazione tra i residenti rimane alta. "La situazione è insostenibile," dichiara uno dei manifestanti, "e qualcosa deve essere fatto immediatamente per ridare acqua alle nostre famiglie."

Il problema, secondo quanto raccontato dai residenti, è in una falla nella condotta idrica che ha costretto Aqp, evidentemente, ad abbassare nuovamente la pressione, compromettendo la fornitura d'acqua agli ultimi piani degli edifici. La comunità attende ora una soluzione definitiva per porre fine a questa emergenza e ripristinare un servizio essenziale per la vita quotidiana.

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