Da Taranto in Oman: la brillante carriera di Donatella Donatelli

È una delle risorse che Taranto si è lasciata sfuggire. Prima la maturità linguistica al Liceo Aristosseno, poi l’università a Milano, qualche mastrer ed ecco che si aprono le porte del mercato del lavoro. Mercato internazionale, s’intende.

Sì, perché la tarantina Donatella Donatelli è oggi una delle più affermate manager nei paesi arabi. Partendo da Taranto le si sono schiuse le porte di una prestigiosa carriera professionale. Oggi Donatella è dal Marketing e della Comunicazione di Mercedes Benz nel Sultanato dell’ Oman. «La mia carriera professionale - spiega - inizia in Edelman, società di relazioni pubbliche americana, dove per 7 anni ho realizzato e gestito campagne di comunicazione a livello nazionale e internazionale, lavorando nelle sedi di Milano e Londra. Nel 2007 è iniziata la mia avventura nei Paesi del Golfo. A seguito di un’offerta di lavoro mi sono trasferita prima in Kuwait, poi a Dubai lavorando per conto di agenzie di comunicazione e marketing. Il passaggio in Oman è avvenuto quando Oman Sail, organizzazione non-governativa nata per promuovere l’Oman nel mondo come destinazione turistica attraverso lo sport della vela, mi ha proposto di occuparmi della comunicazione corporate, degli eventi a livello internazionale e della gestione degli sponsor. Ho curato la comunicazione per importanti eventi quali gli Extreme Sailing Series, la RC44CUP, i Mondiali Internazionali di Laser».

Il grande passo arriva nel 2014: «Sì, è stato l’anno del passaggio dalla vela ai motori quando Mercedes-Benz, mi ha chiamata per gestire la comunicazione e il marketing». E nel 2020 è arrivato addirittura un rinoscimento di grande prestigio: l’ “Oman Woman” per il marketing. «Ricevere questo award è stato un importante riconoscimento e ne sono stata molto lusingata. L’award ha voluto premiare la mia capacità gestionale, ha inoltre ricosciuto come tante campagne di marketing ideate per il mercato omanita, siano state poi utilizzate da Mercedes-Benz come Best Pratices a livello regionale e internazionale. Per citarne alcune: Best Social Media Activation, Best After-Sales Marketing, Best Mercedes-Benz Customer Experience Activation, Best Digital Customer Experience. Un ulteriore criterio preso in considerazione è stato il modo per il quale l’ideazione e l’implementazione di campagne pubblicitare, utilizzando canali digitali, abbiano contribuito alla crescita delle vendite in Oman». Un lavoro non da poco, dal momento che si tratta di applicare il marketing a Paesi con una cultura diversa da quella occidentale con un pubblico diverso da quello europeo.

«Il mondo - spiega Donatella - oggi è più interconnesso che mai. Ciò ha aperto molte opportunità di crescita, ma ha anche introdotto nuove sfide. Nelle società contemporanee si assiste ad una sempre più diffusa mescolanza tra culture. Incontrare persone aventi tradizioni, usi e valori diversi dai nostri è oramai esperienza di tutti i giorni. Questo ci porta a doverci confrontare con metodi di comunicazione che non sempre coincidono con i nostri.È necessario quindi imparare a non dar nulla per scontato e ad interagire ponendo domande all’altro e mettendosi in gioco in modo da conoscerne il più possibile valori e percezioni. Questoprocesso mi ha permesso di conoscere a fondo il mio target e di sviluppare strategie coerenti con la sensibilità sociale, culturale e politica dei vari Paesi nei quali ho lavorato, grazie anche al monitoraggio dell’opinione pubblica e alla comprensione dei sistemi multimediali locali. L’industria automobilistica in questo è fondamentale, perché è da sempre un settore che ricopre un ruolo di primo piano, sia in Oman che nel mondo, e che sta costantemente rivoluzionando la nostra concezione di mobilità. La trasformazione digitale è la prossima grande rivoluzione. Trend come l’aumento della connettività, l’attenzione per l’ambiente, le soluzioni wireless, e le maggiori aspettative dei clienti guidano gli investimenti nella digitalizzazione nell’industria automobilistica».

Fin qui Donatella, giovane e brillante tarantina che ha compiuto questo coraggioso salto verso mondi ed economie lontanissime dai Due Mari. Una carriera che inorgoglisce i suoi genitori, come dice a Buonasera papà Elio, noto operatore culturale, artefice di apprezzatisssime rassegne cinematografiche: «Quando Donatella era in Edelman fu contattata da una agenzia “cacciatrice di teste” per proporle una opportunità in Kuwait. Ne abbiamo parlato con lei, non senza apprensione perché la guerra del Golfo era finita da poco. Alla fine però abbiamo laasciato a Donatella la massima libertà di scelta e lei ha avuto la forza e il coraggio di compiere questo passo enorme. Oggi non credo che in Italia avrebbe le stesse opportunità e noi siamo felici per lei».