Notizie
Cerca
Pro Loco
18 Marzo 2024 - 10:51
Altarino votivo
Se nelle altre cittadine la ricorrenza di San Giuseppe è una delle festività religiose che si tengono usualmente tra le tante altre, per quella di Monteparano non è così. La locale comunità infatti sin dai tempi antichi ha sempre riservato grandi onori nel celebrare San Giuseppe, il padre putativo di Gesù. E questa cittadina dell’entroterra jonico si inserisce infatti a pieno titolo nella celebrazione di un santo che, come sappiamo, non ha bisogno di parlare, perché sta nel racconto della sua vita terrena tutta la sua grandezza e testimonianza. Diverse allora le iniziative e soprattutto i preparativi culinari che in questi giorni hanno interessato molti cittadini, già sin dalla fine di febbraio scorso e perdurando fino alla stessa giornata del 19 marzo.
Ma la tradizione, come dicevamo, nel caso di Monteparano si fa Storia e Storia importante anche. In questo antico paese di origine albanofona, sono sicuramente i cosiddetti Altarini che rappresentano il massimo della devozione popolare locale per il Santo. Gli Altarini, che è stato possibile visitare in questi giorni, sono sicuramente più una esteriorità della fede che un mero esibizionismo popolare. E’ proprio la prima che riesce a rappresentare da secoli e ancora oggi, una forma di religiosità che parte dal basso e dalla semplicità delle persone umili le quali, per diversi motivi, con fede e impegno dedicano il proprio tempo nell' allestimento degli Altarini votivi in onore di San Giuseppe. La realizzazione e la messa in opera degli stessi, avviene direttamente presso le case proprie degli abitanti o presso centri comunali, che provvedono ad adornarli con lenzuola bianche ricamate, lumi ad olio e fiori profumati, dai colori tenui e delicati. I fedeli inoltre si impegnano nella preparazione di piatti tipici nelle proprie cucine con varie pietanze, tra cui i legumi e ortaggi come il cavolfiore, che verranno poi condite con il tradizionale olio del Santo.
Il tutto dovrà essere pronto per la vigilia di San Giuseppe, ovvero il 18 marzo, nella cui serata si cucina la tipica "massa" condita essenzialmente con cozze e olio santo, cosparsi di pepe aromatizzato alla cannella e chiodi di garofano. Il rito preparatorio diventa una funzione vera e propria da non mancare nella serata della vigilia, per la sua antica e proofonda originalità. La pasta che diventerà appunto “massa”, una volta cotta viene riversata in un grande recipiente in legno (la cosiddetta “spinnilatora grande”, ). E’ proprio in questo momento che la più anziana della famiglia che ospita la cerimonia, versa i condimenti e soprattutto incide la pasta-massa con olio del santo, facendo ritualmente un segno della croce, quasi a voler glorificare e ringraziare per l’offerta a San Giuseppe. Visitare gli Altarini è allora molto di più di un semplice camminamento per le strade e i luoghi cosi attrezzati, rappresentando invece un’esperienza che invita anche alla scoperta di odori, sapori, volti e situazioni che si imprimono in una sorta di memoria indelebile, non solo per la comunità locale ma anche per i tanti ospiti che visiteranno Monteparano in questi giorni.
Nel dettaglio ricordiamo che la festa vera e propria è già iniziata ieri alle ore 16.30 con la benedizione del pane e degli Altarini devozionali, questi curati dalla Pro Loco di Monteparano presso il Centro Socio Culturale di via Roma, dal Centro Anziani in via Trento, dall’ass. “Uniti per san Giuseppe” in via Trieste, 50, da Domenico D’Ippolito in via Trento, 21, dalla famiglia Lenti D’Ettorre via Spagna, 8, e da Rosaria Lezzi in via G. Cesare,79.
Da segnalare, insieme alla tradizionalissima Tavola di San Giuseppe, a cura della Pro Loco di Monteparano. la Messa Vespertina delle ore 18:00, al termine della quale si snoderò per alcune vie del paese la processione col simulacro di San Giuseppe. Nel corso della stessa processione e alle spalle della piazzetta San Giuseppe, è previsto anche uno spettacolo pirotecnico, mentre ad allietare musicalmente è previsto il concerto bandistico Città di Montemesola. Quindi come si può apprezzare tanta cultura visitata e anche parlata tra la gente, attraversando un patrimonio intriso di devozione e tradizione, che spesso in alcuni può sfociare nella malinconia per un proprio passato personale: soprattutto in chi è fuori per lavoro o studio e ritorna in questi giorni nella propria casa natia.
Floriano Cartanì
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA