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Comune - La crisi

Cosa presidente del consiglio? Ecco cosa dice il diretto interessato

L'ipotesi di accordo tra Melucci e il gruppo Svolta Liberale. Cosa c'è di vero

Francesco Cosa

Francesco Cosa

«Io presidente del consiglio comunale? Questa ipotesi non è in campo». Francesco Cosa smentisce categoricamente le voci circolate in mattinata su un presunto accordo tra il sindaco Rinaldo Melucci e il gruppo Svolta Liberale, che oltre a Cosa comprende Walter Musillo e Cosimo Festinante. Un accordo - secondo le voci circolate - che prevederebbe l'elezione di Cosa alla carica più alta del consiglio. Contattato da TarantoBuonasera, il diretto interessato nega l'esistenza di questa ipotesi. «Non fosse altro - spiega al nostro giornale - perché c'è un presidente del consiglio in carica e legittimamente eletto». E già, perché questo è un nodo fondamentale: la sfiducia a Piero Bitetti, attuale presidente del consiglio. Tecnicamente e giuridicamente appare un percorso arduo e quindi difficilmente praticabile, a meno  - ammesso che ci siano i numeri per farlo - di battaglie che inevitabilmente finirebbero nelle aule di tribunale. La mossa di un eventuale accordo con Svolta Liberale avrebbe del clamoroso: si ritroverebbero alleati i due sfidanti alla carica di sindaco: Melucci e Musillo.Ma dopo il dietrofront di Abbate sulle dimissioni dal notaio, ormai ci si può aspettare di tutto, gli argini sono rotti. Certo, l'asse con Musillo servirebbe a Melucci ad allargare la sua striminzita maggioranza, che oggi per stare in piedi deve poter contare sul sostegno di Luigi Abbate. Con tre consiglieri in più ci sarebbero margini più ampi che toglierebbero a ciascun consigliere di maggioranza il diritto di sentirsi il "diciassettesimo" determinante per le sorti dell'amministrazione. Con tutte le conseguenze del caso.

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