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La crisi del Siderurgico

Acciaierie d'Italia resta al bivio tra insolvenza e concordato

La battaglia legale

Acciaierie d'Italia

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Battaglia legale in tribunale a Milano sul fronte del Siderurgico.

Mentre il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, era a Taranto, davanti alla Sezione fallimentare del capoluogo lombardo si confrontavano da una parte gli avvocati di Arcelor Mittal che chiedono il cosiddetto concordato "in bianco" per l'intero gruppo Acciaierie d'Italia e, dall'altra, i legali Invitalia e del Commissario straordinario Giancarlo Quaranta, che chiedono la dichiarazione dello stato di insolvenza per far partire di fatto l'amministrazione straordinaria.

Il presidente della Sezione fallimentare Laura De Simone, che dopo l'udienza si è riservata, dovrà scegliere entro la fine della settimana una delle due strade: la dichiarazione dello stato di insolvenza per Acciaierie d'Italia Spa, premessa per l'amministrazione straordinaria già richiesta da Invitalia al Mimit, oppure l'avvio a livello di gruppo di misure protettive che impediscano l'aggressione del patrimonio da parte dei creditori. A richiedere in aula le misure alternative è stata l'amministratrice delegata uscente di AdI, Lucia Morselli, trinceratasi nel silenzio all'uscita dal tribunale.

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