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Terrore in città
24 Gennaio 2024 - 17:23
Immagine fornita dalla Polizia di Stato
Con in mano una pistola, ha minacciato due operai che, con il loro furgone, gli stavano bloccando la strada. Una storia sconcertante, quella che ha portato all'arresto di un tarantino di 38 anni ritenuto presunto responsabile dei reati di tentata estorsione, minaccia a Pubblico Ufficiale, violenza privata aggravata dall’uso delle armi, e porto ingiustificato di pistola.
Sono stati i Falchi della Squadra Mobile ad intervenire in via Plinio dove era stata segnalato un uomo in strada che, armato, avrebbe minacciato alcune persone lì presenti.
«Le prime indagini dei poliziotti, avviate ascoltando le testimonianze delle persone presenti sul posto, avrebbero permesso di ricostruire che due operai intenti a far manovra con il loro furgone impegnando per pochi istanti la sede stradale, sarebbero stati affrontati, all’improvviso e senza alcuno alterco, da un uomo che, sceso dall’auto, li avrebbe minacciati impugnando una pistola e intimando loro di velocizzare la manovra del loro mezzo che impediva di fatto il suo passaggio» si legge in una nota diffusa dalla Questura di Taranto. «L’aggressore, dopo aver ottenuto quanto richiesto, sarebbe risalito a bordo dell’autovettura e con tutta calma, come se nulla fosse accaduto, avrebbe proseguito il suo cammino».
I poliziotti, dopo aver acquisto ogni elemento utile all’identificazione di quest’ultimo e dopo aver avuto conforto anche dalla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in quella zona, hanno iniziato la ricerca del presunto aggressore, identificato in un 38enne tarantino molto conosciuto alle Forze di Polizia per i suoi numerosi precedenti penali.
La pistola posta sotto sequestro
Nel corso delle ricerche, come si legge ancora nella nota della Polizia, «i "Falchi" avrebbero ricevuto anche un’ulteriore segnalazione da parte di alcuni passanti che avevano notato qualche ora prima un uomo che, a bordo di un’auto del tutto simile a quella dell’aggressore, si era presentato in un’officina della zona ed armato di pistola aveva minacciato il titolare». Quindi, i poliziotti hanno rintracciato l’autovettura del 38enne, una Lancia Delta, in pieno centro: al volante è stato identificato il figlio appena 20enne che indossava una tuta identica a quella indossata dal padre durante l’aggressione ed immortalata nitidamente dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Qualche minuto dopo nella zona Bestat è stato bloccato il 38enne che, alla vista dei Falchi, avrebbe opposto strenua resistenza ed avrebbe ripetutamente minacciato i poliziotti.
Nel corso del controllo preliminare, l’uomo è stato trovato in possesso di una pistola scacciacani marca K-ITALY modello 85, calibro 8, privo di cartucce e con il previsto tappo rosso conficcato all’interno della canna e reso pertanto invisibile. Dopo aver concluso l’operazione di Polizia, gli investigatori hanno anche rintracciato il meccanico che qualche ora prima sarebbe stato minacciato. Quest’ultimo ha confermato l’accaduto raccontato che l’uomo in evidente stato di ubriachezza sarebbe arrivato nella sua officina ed avrebbe minacciato di “sparargli in testa” se non avesse restituito una somma di denaro versata dal figlio come anticipo per una riparazione all’autovettura. Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, l’uomo è stato arrestato ed accompagnato presso la locale Casa Circondariale. Per l’indagato - specificano dalla Questura - vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.
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