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La denuncia

«Pronto soccorso nel caos, situazione non più tollerabile»

«Riaprire subito il Moscati»

Pronto soccorso

Pronto soccorso (foto d'archivio)

«Ma la Regione Puglia quale futuro immagina per i Pronto Soccorso tarantini? È questa la domanda che intendo fare all’assessore alla Sanità, Rocco Palese, per comprendere quali provvedimenti intende adottare per porre rimedio a una situazione che quotidianamente provoca gravi disagi».

Così Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d'Italia e vice presidente della Commissione Sanità, in una interrogazione urgente sulle criticità dei pronto soccorso jonici.

«Sul territorio sono presenti quattro servizi di Pronto Soccorso: al Ss. Annunziata di Taranto, al Giannuzzi di Manduria, al Valle d’Itria di Martina Frana e al San Pio di Castellaneta. Tutti in affanno, in modo particolare l’ospedale di Martina Franca è periferico, perché serve anche altre province e quindi ha un sovraccarico di lavoro che non è professionalmente e umanamente tollerabile. Ci sono dati incontrovertibili a dimostrarlo - evidenzia il consigliere - lo scorso novembre in tutti i pronto soccorso delle province di Bari e Brindisi solo il 9,2% e il 14,8% erano pazienti provenienti da altre province. Sapete qual è la percentuale solo dell’ospedale di Martina Franca? Il 30% e del 13,9% per i ricoveri, vale a dire che quasi 1 su 3 dei pazienti che si rivolge al pronto soccorso della Valle d’Itria proviene da comuni brindisini o baresi e si ricovera nello stesso ospedale. Ma questi numeri l’assessore Palese li legge?».

Renato Perrini, consigliere regionale (FdI)

«Come ho sempre sostenuto, questa situazione è frutto di una scelta scellerata fatta circa dieci anni fa, quando è stato chiuso il Pronto Soccorso del Moscati, che come struttura sanitaria, era centrale, in quanto serviva non solo a sollevare il sovraccarico del Santissima Annunziata di Taranto, ma anche di altri comuni vicini. Una riapertura che personalmente suggerisco da anni: era il 2016 quando presentai una mozione in Consiglio regionale contro la chiusura, allora presentata come un temporaneo piano estivo. Un anno dopo, quella mozione, fu approvata con i voti anche della maggioranza, ma come tutti i programmi e gli atti di indirizzo ad Emiliano e la sua Giunta è rimasta nel libro degli impegni e dei sogni».

«Spero che da ora in poi il governo regionale, maggioranza di centrosinistra e Asl, possano agire meno di forza e ascoltare anche le proposte dell’opposizione ma soprattutto dei cittadini del territorio ionico, quando sono collaborative e utili perché nate dalla conoscenza dei bisogni delle corsie anziché dietro le scrivanie».

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