La maggioranza di Melucci incappa nella trappola di Italia Viva

I perimetri della chat di whatsapp non sono bastati per riportare ordine nella maggioranza. Alla prima prova che avrebbe dovuto tenere a battesimo l’ingresso di Italia Viva, è scoppiata una nuova bufera.

E proprio a causa della posizione assunta dai consiglieri renziani. In consiglio comunale, insomma, è andata in scena l’ennesima mortificante rappresentazione di una maggioranza che, evidentemente, non riesce proprio a trovare un equilibrio interno. Ma cosa è accaduto? Tutto si è consumato in apertura dei lavori quando è stata discussa la mozione presentata dal consigliere Francesco Battista (Lega): una mozione con la quale - in considerazione degli incidenti stradali che si stanno verificando nelle intersezioni stradali - si chiedeva di avviare un censimento degli attraversamenti pedonali per migliorarne le condizioni di sicurezza utilizzando i fondi previsti dall’articolo 208 del Codice della Strada.

Una mozione che l’assessore alla polizia locale, Cosimo Ciraci, ha in qualche modo considerato superata perché, a suo dire, l’amministrazione si starebbe già attivando in quella direzione. Un invito surrettizio, quindi, a bocciare la mozione presentata da Battista. E in effetti la proposta non è passata: 11 no dalla maggioranza e 8 sì dall’opposizione. Ma quando si è scoperto che c’erano anche tre astenuti e cioè i consiglieri Patano, Casula e Brisci, vale a dire proprio i tre di Italia Viva (Stellato era impegnato in consiglio regionale) è scoppiata la bagarre nella maggioranza che, forse per evitare altri scossoni, ha abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale. Sipario sulla seduta di consiglio, non sui rapporti con Italia Viva. Strategia per strappare qualche posto in giunta, quella di Iv? Si vedrà. Matassa non semplice da sbrogliare per Melucci, anche ieri assente.