Giochi del Mediterraneo, fumata grigia

Fumata grigia a Roma per i Giochi del Mediterraneo. Nel nuovo vertice convocato dal ministro dello sport, Andrea Abodi, è rimasto irrisolto il nodo del Comitato Organizzatore, spoliato dalle uscite prima del Coni e poi dello stesso governo. Il ministro Raffaele Fitto vorrebbe un Comitato ridisegnato in modo da consegnarne presenza di maggior peso proprio al governo, che ha messo a monte 150 milioni di euro. Su questo punto incontra la resistenza della Regione e del presidente Michele Emiliano. In definitiva il punto della contesa è il posto del direttore generale, oggi nelle mani di Elio Sannicandro, uomo forte di Emiliano. Le parti si incontreranno di nuovo nei prossimi giorni, prima del 30 ottobre, giorno in cui scade l'ultimatum arrivato dal presidente del Comitato Internazionale dei Giochi, Davide Tizzano, che per quella data vuole sulla sua scrivania il nuovo masterplan, che in realtà è già stato preparato dal commissario straordinario Massimo Ferrarese, il quale però è in attesa di una schiarita per presentarlo al Comitato Organizzatore per poi ottenere l'approvazione da parte dello stesso governo. Proprio sul commissario, nominato a maggio, pesa oggi il fardello di quattro anni di ritardi e più giorni passano più complicato diventa il suo lavoro.

Nel frattempo il sindaco Rinaldo Melucci dichiara che «per quanto ci consta e riguarda, le questioni sostanziali per una spedita organizzazione di Taranto 2026 sono state positivamente affrontate e superate, ora serve un ultimo grande atto di responsabilità e amore verso la città e anche il Paese, bisogna correre tutti insieme».

Giochi del Mediterraneo, Melucci: «Serve atto di responsabilità»

Oggi il vertice a Roma