Morte in piscina, scatta l'inchiesta

Sarà l’autopsia a fare piena luce sul decesso di Eva Pernikova, 53 anni, morta all’ospedale Santissima Annunziata di all’alba di oggi, 13 settembre, dopo essere stata trasportata al nosocomio tarantino qualche ora prima da una villa-b&b il cui titolare è il compagno della donna.

Proprio l’uomo aveva chiamato i soccorsi, dopo aver visto la donna che, attorno alle 2.30 di notte, era riversa a bordo della piscina della villa. Il titolare della struttura ha detto di essersi svegliato nella notte e, dopo aver constatato l’assenza della sua compagna, di averla quindi cercata nella villa-b&b; ritrovandola, come detto, in piscina, con un piede sulla scaletta e il resto del corpo fuori dall’acqua. Una posizione che potrebbe suggerire un malore: ma sarà l’esame autoptico disposto dal pubblico ministero di turno a dover fugare ogni dubbio. Per la cinquantatreenne sono stati inutili i soccorsi prestati prima dal 118 e poi dal personale del Santissima Annunziata.  A quanto si è appreso, nelle ore precedenti nella struttura sarebbero stati presenti alcuni ospiti.

Ad ogni buon conto, su quanto accaduto è stata aperta un’inchiesta, affidata ai Carabinieri della stazione di Crispiano e della Compagnia di Massafra. La notizia ha destato grande clamore a Crispiano, dove tanto la coppia, quanto la struttura stessa, sono molto conosciuti.