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Il salvataggio

La Guardia Costiera mette in salvo la vita di una donna

Di nazionalità rumena, cercava di scavalcare la ringhiera di Corso Vittorio Emanuele II

Motovedetta della Guardia di Finanza

Motovedetta della Guardia di Finanza

Notte di intenso lavoro per gli uomini della Guardia Costiera di Taranto impegnato su molteplici fronti di intervento a mare e a terra e che attraverso il loro intervento hanno evitato il verificarsi di una tragedia.

Nella notte del 13 luglio, alle ore 01:15 circa, durante il monitoraggio visivo della rada del porto i militari di guardia presso la Centrale Operativa hanno notato una donna di 32 anni, di nazionalità rumena, in evidente stato confusionale che cercava di scavalcare la ringhiera di Corso Vittorio Emanuele II.

Immediato l'intervento dei militari che hanno provato a dissuadere la donna che, però, non accennava a desistere dal suo intento suicida. Considerata la drammaticità della situazione che avrebbe potuto sfociare di lì a poco in una tragedia, sono così intervenuti fisicamente immobilizzandola mentre altri le parlavano per distrarla.

Sul posto sono giunti i carabinieri del Comando Stazione  S. Cataldo di Taranto e, successivamente, anche un’ambulanza del 118 che provvedeva alle cure del caso e al trasposto della donna presso il locale nosocomio.

Ancora una volta gli "Angeli del mare" hanno scongiurato la possibile perdita di una vita umana: i militari avevano da poco terminato le attività di coordinamento di un soccorso in mare a favore di una donna colta da crisi di panico a bordo di una imbarcazione a vela alla fonda, ad una distanza di quasi mezzo miglio al largo, nelle acque prospicienti la località Cisaniello del Comune di Lizzano.

Nell’occasione, infatti, è stata immediatamente dirottata in zona la motovedetta SAR CP840 per il trasbordo della malcapitata ed il successivo affidamento alle cure mediche.

Costante, quindi, la presenza della Guardia Costiera sul territorio per la salvaguardia della vita umana, presenza che continuerà incessantemente grazie anche all’impiego di mezzi navali nella zona di Campomarino di Maruggio e Policoro, soprattutto durante questo periodo estivo in cui l’affluenza dei fruitori del mare è notevolmente aumentata.

    

 

 

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