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L'appello

Stellato: «Taranto aderisca al bando Bando invimit per realizzare residenze universitarie in immobili dismessi»

Le parole del Consigliere regionale di Italia Viva

Una veduta aerea della Città Vecchia

Una veduta aerea della Città Vecchia di Taranto

«Il bando Opa di Invimit sull'acquisto di immobili inutilizzati o dismessi, da destinare ad alloggi per studenti, è un'occasione irripetibile per i comuni e per i nostri giovani, dall'alto valore economico e sociale. Invito, pertanto, le città pugliesi che ospitano sedi universitarie ad effettuare una ricognizione di idonei immobili di proprietà, da destinare alla vendita ad Invimit per la loro successiva conversione in residenze per studenti».

Lo dichiara Massimiliano Stellato, consigliere regionale di Italia Viva.

L'iniziativa 
Invimit Sgr ha lanciato il progetto Opa, volto ad acquistare immobili su tutto il territorio nazionale da destinare, in questo primo lancio, alla realizzazione di residenze per studenti. Un modo per concentrare in un unico fondo immobiliare un numero consistente di asset pubblici, superando il tema della frammentazione del patrimonio censito. L'obiettivo di partenza è di ben 5 mila nuovi posti letto.

"Enormi  - prosegue Stellato - i vantaggi che deriverebbero ai comuni: oltre ad incamerare le risorse della vendita, si alleggerirebbero dei costi cospicui che gravano sui bilanci per la manutenzione e la messa in sicurezza di molti immobili inutilizzati o dismessi, talvolta persino pericolanti. Ma non basta.

A Taranto, per esempio, in Città Vecchia, area in cui il comune è proprietario di più del 50 per cento del patrimonio immobiliare, sarebbe assicurata con fondi pubblici la ristrutturazione di immobili che il Comune, con risorse proprie o in cofinanziamento, non riesce a realizzare. Non solo. Ciò consentirebbe anche il ripopolamento del quartiere, a beneficio di commercianti e investitori.

Senza contare, infine, che dopo le legittime proteste delle scorse settimane da parte degli studenti contro il caro-affitti, l'adesione al bando consentirebbe di rispondere alle richieste di tanti giovani e delle loro famiglie, a tutela del diritto allo studio».

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