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Il Pd sbarra la strada a Italia Viva

Nessuna apertura dopo il giro di consultazioni

Melucci e alcuni assessori

Melucci e alcuni assessori

«Per noi esiste solo l’attuale maggioranza». Il Partito Democratico blinda il perimetro della maggioranza e dice chiaramente no ad una eventuale apertura a Italia Viva. Questa, in sintesi, la posizione del Pd al termine del giro di consultazioni che il sindaco Rinaldo Melucci ha avuto in questi giorni dopo gli sfilacciamenti che si erano registrati in consiglio comunale soprattutto sulle anticipazioni di somme all'Amiu.

La posizione ferma del Pd è riassunta in una nota firmata dallo stato maggiore del partito: Anna Filippetti (Segretaria provinciale)Francesco Cacciapaglia (vice segretario provinciale)Costanzo Carrieri (vice segretario provinciale)Massimo Serio (presidente provinciale)Giuseppe Tursi (segretario cittadino).

«Terminato il giro delle consultazioni - scrivono -  il PD di Taranto rinnova la fiducia a Rinaldo Melucci, sindaco e presidente della provincia del nostro partito, poiché il risultato finale è in linea con quanto abbiamo espresso nel confronto iniziale. Bisogna continuare a lavorare con le forze politiche che hanno vinto le elezioni amministrative. Un anno fa sono state coinvolte generosamente tutte le forze che hanno contribuito alla sua elezione e alla stesura delle sue linee programmatiche, in virtù di un equilibrio che è stato, è e sarà garanzia di stabilità. Proprio il programma sul quale il PD fa quadrato, stringendone il recinto e chiedendo coerenza di vedute».

Lo stop a Renzi e Stellato

«Il PD - prosegue la nota -  vuole mettere in campo la sua migliore qualità, ossia trasferire la discussione solo sul piano politico. Dunque, Matteo Renzi, visto l’affannarsi di Italia Viva a voler entrare in maggioranza, sarebbe disposto a firmare il programma concordato inizialmente e che prevede, tra le altre cose, la firma dell’accordo di programma sull’ ex-ilva con il processo di decarbonizzazione e la chiusura dell’area a caldo? Così dicendo ci sottraiamo volentieri ai personalismi e ci affidiamo alla politica, superando il dibattito che si è incagliato su personaggi dalla dubbia coerenza. Alla luce di questo, convocheremo gli opportuni organismi del Partito Ionico, costituiti a tutti i livelli».


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