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Ambiente & Lavoro

Cozze decontaminate, ecco il progetto

Il documento illustrato nel corso di una riunione in prefettura

L'attività svolta dai mitilicoltori tarantini

L'attività svolta dai mitilicoltori tarantini

«Spostare i molluschi in determinate aree del Mar Grande in modo da agevolare non solo il completamento della loro maturazione ma anche l’acquisizione di elementi utili alla definizione del quadro ambientale per le zone interessate dalla presenza di impianti per la mitilicoltura».

è stato illustrato giovedì mattina in prefettura l’accordo sulla “Valutazione dei tassi di decontaminazione in lotti di mitili trasferiti dal primo seno del Mar Piccolo al Mar Grande”, documento che dovrà rappresentare l’avvio di una fase di sperimentazione che ha come finalità, da un lato, il monitoraggio dello “stato di salute” di quella che è un’importante risorsa dell’economia tarantina e, dall’altro, consentire l’adozione di provvedimenti idonei, proporzionati e coerenti con l’obiettivo della tutela della salute.

La riunione in prefettura

Convocata dal prefetto di Taranto, Demetrio Martino, in qualità di commissario straordinario per le bonifiche, la riunione ha visto la partecipazione del Comune di Taranto, di Arpa Puglia, del Cnr Irsa, della Asl, della Capitaneria di Porto, delle associazioni di mitilicoltori, dei sindacati di categoria ed è servita soprattutto per illustrare i contenuti del progetto.

Il progetto

«Nello specifico, le attività, che dovrebbero svilupparsi per almeno un anno, consisteranno nel prelevamento dalle stazione del primo seno del Mar Piccolo di un lotto composto da circa 100 esemplari di mitili - evidenziano dal Comune - che dovrà essere trasferito (in apposite calze da mitilicoltura che saranno opportunamente codificate e rese tracciabili) e lasciato maturare nei siti individuati in Mar Grande per un periodo compreso fra i 15 ed i 45 giorni. Dopodiché, si procederà all’analisi dei campioni per verificare se la concentrazione degli inquinanti assorbiti dal mollusco durante la permanenza nel primo seno del Mar Piccolo sia eventualmente diminuita».

Melucci: «Nuovo impulso alle attività della mitilicoltura tarantina»

A margine dell’incontro, il sindaco del Comune di Taranto e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha manifestato il suo apprezzamento per l’iniziativa, ringraziandone i promotori. «Un progetto che, qualora dovesse fornire i risultati auspicati, potrà rappresentare una valida misura per giungere a un’eventuale revisione dell’ordinanza regionale n.1989/2011 - le parole del primo cittadino - che prevede il trasferimento dei mitili dal primo al secondo seno entro e non oltre il 28 febbraio di ogni anno, dando in tal modo nuovo impulso alle attività della mitilicoltura tarantina».

La soddisfazione delle associazioni di categoria

«Dopo diversi mesi di incontri, confronti, tavoli istituzionali, anche presso il Cis, in cui le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei produttori hanno provato a mettere in luce tutte le difficoltà del settore, oggi finalmente c’è stata la firma dell’accordo di collaborazione concernente la “valutazione dei tassi di decontaminazione in lotti di mitili trasferiti dal primo seno del Mar Piccolo al Mar Grande”. Durante questo lungo percorso non sono mancati momenti di scontro o tensione tra le parti, nonché fasi in cui sono carenti o assenti le informazioni, così come è stata a volte assente la condivisione sui percorsi di intervento. Tuttavia giudichiamo positivamente il lavoro svolto in quanto, oltre a dare consequenzialità agli impegni assunti da parte delle istituzioni, esprime la volontà delle stesse a sostenere una categoria di lavoratori e imprenditori troppo spesso dimenticata».

Così i rappresentanti delle associazioni di categoria Emilio Palumbo (Agci Agrital Taranto); Carlo Martello (Confcooperative Taranto - Federcoopesca); Cosimo Bisignano (Legacoop Agroalimentare Taranto-Dipartimento Pesca); Carla Macripò (Unci Agroalimentare); Antonio Lafortuna (Fai Cisl); Lucia Lapenna (Flai Cgil); Vincenzo Guarino (Uila Pesca), a margine dell’incontro avvenuto in prefettura.

Le attività di monitoraggio

«Con la firma di venerdì mattina finalmente si autorizza la fase di ricerca e sperimentazione propedeutica al trasferimento in Mar Grande del seme dei mitili. Si tratta - osservano le associazioni di categoria - di un passaggio obbligato che, se darà come si spera buoni risultati, potrà consentire che la maturazione delle cozze vada a completarsi in acque conformi alle vigenti norme sanitarie».

«Questo l’obiettivo centrato nell’incontro tra il Prefetto Demetrio Martino, nonché commissario per le bonifiche, e Asl, Arpa e Cnr, Sindaco di Taranto e Comandante della Capitaneria di Porto, risultato importante benché raggiunto con ritardo. Il confronto è stato anche occasione per richiedere una forte accelerazione per quel che concerne le attività di monitoraggio che vanno fatte entro il termine stabilito dalle ordinanze regionali per la coltivazione nel primo seno del Mar Piccolo. E’ stato indispensabile anche sottolineare le difficoltà dei mitilicoltori, dovute all’aumento dei costi, nella gestione dello spostamento senza un aiuto pubblico. Vanno infatti realizzate nuove aree attrezzate in Mar Grande e acquistati mezzi che rispondano alle nuove esigenze. Per questo chiediamo al Comune di Taranto di confermare la disponibilità a mettere a disposizione di tutti i mitilicoltori, specchi d’acqua in Mar Grande che possano essere utilizzati per la decontaminazione e per far fronte ad altre eventuali esigenze (es. innalzamento temperature)».

Le richieste dei mitilicoltori al prefetto ed al sindaco

Al commissario si chiede di garantire propri fondi per l’acquisizione di attrezzature da parte dei mitilicoltori anche attraverso consorzi. E’ stato inoltre evidenziato il bisogno di dissequestrare le aree del Mar Piccolo per essere nuovamente concesse agli operatori del settore che ne facciano adeguata richiesta e rientrare così in piena legalità nel ciclo produttivo. Ma tutto ciò, si badi bene - puntualizzano le associazioni di categoria - se da un lato è quello che chiediamo da tempo, dall’altro non deve assolutamente far perdere di vista la questione centrale, cioè quella delle operazioni di bonifica, imprescindibili ed essenziali non solo per garantire la continuità di questa attività economica nel luogo in cui si è tradizionalmente sempre svolta, ma anche per restituire il Mar Piccolo alla comunità e renderlo così pienamente fruibile (si consideri per esempio il progetto del Parco del Mar Piccolo)».

«E’ importante quindi rimettere al centro tutta una serie di questioni che ruotano attorno al Mar Piccolo, attraverso la riconvocazione da parte del sindaco del Tavolo Permanente della Mitilicoltura, che non si riunisce ormai da mesi. Solo così sarà possibile avviare a soluzione le problematiche di competenza comunale: Piano Coste, punti di sbarco, concessioni e altro».

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