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21 Febbraio 2023 - 19:16
Nuovo Ospedale San Cataldo
L'ospedale San Cataldo ed i ritardi nella sua costruzione: l'ora della polemica politica. «Siamo stati facili profeti? No. Sull’ospedale “San Cataldo” di Taranto ci siamo limitati ad un’interpretazione corretta, oggettiva e incontrovertibile della cronaca: il 31 luglio 2023 è una data impossibile da rispettare per l’inaugurazione. Questa è la verità che è stata cristallizzata in Commissione Bilancio del Consiglio regionale e che già nei mesi scorsi, tuttavia, rappresentava una certezza per noi e un’eventualità per coloro che hanno preferito irrorare il terreno delle vane promesse». A parlare è il consigliere regionale di Forza Italia, Massimiliano Di Cuia. Quello del nuovo ospedale è un tema cruciale per il futuro di Taranto, forse come nessun’altro: ed allora i rinvii non possono che lasciare l’amaro in bocca - oltre ad essere stigmatizzati dalle forze di opposizione in Regione. «I tarantini non hanno l’anello al naso» sottolinea Di Cuia, che continua: «mancano all’appello i 105 milioni di euro per le attrezzature e gli arredi e le gare, quindi, sono bloccate. Adesso, perciò, dopo aver sollevato il coperchio (e aver fatto la “scoperta dell’acqua calda”), la Giunta regionale dovrà attivarsi come può: se non dovesse risolversi in tempi brevi la questione, a giugno potrebbe esserci la sospensione dei lavori. Noi, ovviamente, siamo pronti a dare il nostro contributo anche e soprattutto a sostegno dell’intervento del governo nazionale e nell’esclusivo interesse della comunità ionica, ma non possiamo sottacere che l’intero iter di realizzazione sia stato viziato da una scarsa, scarsissima fase programmatoria e che oggi sia necessario esperire ogni strada utile per rimediare agli errori».
Dei ritardi si è parlato nella recente riunione Commissione Bilancio
Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, nota che «purtroppo si è puntualmente verificato tutto ciò che ho denunciato in questi anni sul cantiere infinito dell’Ospedale San Cataldo di Taranto». L’esponente del partito di Giorgia Meloni però sottolinea anche come «le verità confermate dal direttore generale dell’Asl, Colacicco, e dal dirigente dell’area tecnica, Moschettini mettono a nudo tutte le contraddizioni delle posizioni dell’assessore Palese, della linea del governatore Emiliano e anche degli atteggiamenti della precedente direzione generale dell’Asl tarantina». Perrini parla a margine dell’audizione in Commissione Sanità sullo stato dell’arte dell’ospedale ionico: «Verità tanto semplici quanto evidenti» spiega.
«Per realizzare l’Ospedale San Cataldo mancavano le risorse e oggi si sta cercando di rimediarle attraverso l’intervento del Governo centrale. Prova ne è quella che al tavolo del Ministero della Salute, e solo da pochissime settimane, sono arrivate notizie sul San Cataldo e la relativa richiesta dei 105 milioni di euro che sono necessari per completare l’opera. Emiliano, invece, si è cimentato in questi anni nell’arte dell’illusionismo attraverso stucchevoli inaugurazioni di una struttura che, ad oggi, non è stata completata e che avrà bisogno di ulteriore tempo per entrare in funzione a pieno regime, considerato che restano bloccate le aggiudicazioni delle gare per l’acquisto degli arredi e attrezzature. Va dato atto all’attuale direzione generale dell’Asl di Taranto di aver mostrato coerenza nel corso delle ultime audizioni in Regione. Era ora, dopo tanto populismo e troppa demagogia sul tema portate avanti tanto da Emiliano quanto da Palese». Rimane il dato più importante: «l’ospedale San Cataldo di Taranto non sarà pronto entro luglio. E’ un fatto. Incontrovertibile e ulteriormente corroborato dalle notizie fornite dalla direzione generale dell’Asl. Emiliano farebbe bene a dire la verità, anziché affastellare dichiarazioni del tutto irrealistiche a danno dei tarantini che sono stati abbondantemente presi in giro in questi anni».
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