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«Caro energia, subito a lavoro per studiare misure di intervento»

I rappresentanti delle associazioni di categoria con il commissario straordinario della Cdc di Taranto, Gianfranco Chiarelli

I rappresentanti delle associazioni di categoria con il commissario straordinario della Cdc di Taranto, Gianfranco Chiarelli

«Grido d’allarme ineludibile. Subito a lavoro per studiare misure di intervento camerali, ma necessari azione di raccordo istituzionale e pressing sul Governo». Venerdì mattina il commissario straordinario della Camera di commercio di Taranto, on. Gianfranco Chiarelli, insieme al segretario generale dell’Ente, Claudia Sanesi, ha ricevuto le associazioni provinciali Confartigianato, Confagricoltura, Confapi, Confesercenti, Cia, Claai, Copagri, Upalap, Casaimpresa e Unsic che gli hanno consegnato un documento congiunto di analisi e richieste per fronteggiare la gravissima crisi energetica ed inflattiva in atto. «Ricevo questo drammatico appello da parte del nostro tessuto imprenditoriale e lo accolgo con preoccupazione e responsabilità – ha detto Chiarelli. Nel corso dell’anno abbiamo fatto diversi e importanti interventi a favore delle imprese, ma certamente non possiamo restare indifferenti quando una così ampia rappresentanza ci chiede di valutare ed attuare ulteriori misure specificamente indirizzate ad alleggerire nell’immediato il peso insostenibile dell’incremento dei costi energetici a carico delle aziende. Lo faremo, entro le disponibilità di bilancio, convinti che anche le altre Pubbliche Amministrazioni locali si avvieranno su questa strada. Certo, si tratta di un intervento non risolutivo, ma è un segnale che va dato». «Il tema è ovviamente all’attenzione del Sistema camerale nazionale e credo che a breve si aprirà il dialogo con il Governo che sta per insediarsi in modo da affrontare la crisi con strumenti di ben superiore rilievo. Confidiamo anche nel prezioso impegno già assunto da S.E. il Prefetto di Taranto di farsi portavoce ai vari livelli, nonché di convocare un tavolo tecnico congiunto per le azioni di valenza emergenziale e per lo studio di quelle di lungo periodo. Questo sarà necessario per coinvolgere tutti gli stakeholder e, soprattutto, per assicurare il giusto pressing nazionale. Il grido d’allarme delle nostre imprese - ha concluso Chiarelli - non resterà inascoltato». Le associazioni ringraziano il Commissario straordinario della Camera di commercio per aver «risposto celermente alla richiesta d’incontro, per la disponibilità e l’attenzione prestata, convinte che le istituzioni pubbliche, anche quelle locali, sono chiamate ad assumere decisioni coraggiose e tempestive dalle quali dipenderanno le sorti di migliaia di imprese e degli innumerevoli posti di lavoro che garantiscono. La questione energetica va affrontata guardando alle criticità del momento ed anche alle future opportunità». Nell’immediato le associazioni hanno chiesto alla Camera di commercio di Taranto, alla stregua di quanto già verificatosi in altre province italiane, come ad esempio le vicine Lecce e Catanzaro, di «mettere a disposizione delle risorse per l’erogazione di voucher che contribuiranno a coprire l’incremento della componente energia che le imprese stanno registrando in questi mesi. Voucher da destinare alle piccole e piccolissime imprese, che per la maggior parte compongono il tessuto imprenditoriale tarantino e che sono quelle più vulnerabili in quanto solitamente prive di rete di salvataggio. Sicuramente una misura non risolutiva, ma sicuramente un gesto concreto di attenzione verso il tessuto economico del territorio». Oltre ad un intervento finanziario emergenziale, le associazioni hanno chiesto alla Camera di Commercio «un impegno più lungimirante, con azioni di incoraggiamento e coordinamento del sistema economico tarantino a mettere in campo energie nell’utilizzo di fonti alternative e rinnovabili, puntando quindi ad una maggiore autonomia energetica, anche attraverso la creazione di comunità energetiche». L’impegno delle associazioni sul caro energia proseguirà sempre più serrato. Prossima tappa a breve sarà il tavolo richiesto al Prefetto di Taranto che vedrà contemporaneamente coinvolti la Provincia di Taranto, i sindaci dei comuni della provincia, l’Autorità portuale, la Camera di Commercio e l’Eni.
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