Proficuo l’incontro tenutosi presso la questura di Taranto, tra la delegazione degli Agenti Marittimi Raccomandatari, rappresentati da Marco Caffio e dal presidente della Sezione, Giuseppe Melucci, e il questore di Taranto, Giuseppe Bellassai, in merito alla chiusura degli uffici della Polmare, Polizia di Frontiera presso il Porto di Taranto. «Il questore Bellassai - spiegano gli Agenti Marittimi Raccomandatari - avendo accolto le istanze espresse dalla categoria, che da sempre riconosce al presidio un importante ruolo per la sicurezza del sistema di scalo portuale, soprattutto per i marittimi in transito, ha chiarito che non è propriamente esatto parlare di chiusura, quanto piuttosto di trasferimento di competenze della specialità frontaliera al Questore, quale autorità provinciale. Non si tratta di chiudere il presidio di frontiera in porto, che per una città come Taranto - ha chiarito il Questore Bellassai - ha un ruolo centrale; si tratta piuttosto di ottimizzare le risorse, soprattutto quelle umane. Con questo nuovo corso probabilmente sarà anche possibile apportare dei miglioramenti, in termini di procedure e burocrazia, semmai anche con l’ausilio di strumenti telematici». «L’esigenza di non privare il porto di Taranto di questo importante presidio, ma piuttosto di rafforzarne la presenza è certamente comprensibile - ha commentato il presidente Raccomar Taranto, Giuseppe Melucci - che ha espresso altresì apprezzamento per il lavoro finora svolto dalla dott.ssa Cosima Bernardi e dal suo staff».
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