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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Scoglio" di Antonio Torti

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di mercoledì 14 agosto 2024, è:

    SCOGLIO

    di Antonio Torti di Nepi (VT)

    Scoglio di fronte ombroso mare,
    agogna tranquillità.
    Vuol sentir solo il nulla.
    Schiaffeggiato da continue onde,
    aspetta.
    In attesa resta che tutto si plachi.
    Tra un'onda e l'altra, aspetta.
    Pensa che tosto il mare si placherà
    e lo lascerà tranquillo.
    Calma piatta, finalmente arriva.
    Si rilassa l'animo.
    Finalmente, tranquillità.
    Ma un sol attimo.
    Ecco l'onda che nuovamente arriva.
    Lo schiaffeggiar fragoroso riprende.
    Tranquillità, mera illusione.

       

    Recensione

    Una riflessione sull’eterna lotta tra la ricerca della pace interiore e le inevitabili perturbazioni della vita. Il protagonista, rappresentato dallo scoglio, simboleggia un’entità solida e immobile, che cerca disperatamente una condizione di tranquillità. Tuttavia, nonostante questo desiderio, le onde del mare – metafora delle difficoltà e delle sfide quotidiane – continuano a colpirlo senza tregua.


    L'immagine dello scoglio solitario di fronte a un "ombroso mare" introduce immediatamente un senso di isolamento e contemplazione. Il verbo "agogna", collocato all'inizio del secondo verso, esprime con forza l'intensità del desiderio di quiete, un desiderio che rimane inascoltato a causa dell’incessante azione delle onde. Queste ultime, con il loro "schiaffeggiar fragoroso", rappresentano le turbolenze che interrompono costantemente la serenità, rendendo la tranquillità una "mera illusione".


    Il ritmo della poesia segue l’alternarsi delle onde, con un andamento ciclico che riflette l’alternanza tra momenti di calma apparente e improvvise nuove difficoltà. La ripetizione del verbo "aspetta" suggerisce l'atteggiamento paziente, ma rassegnato dello scoglio, che spera invano che il mare si plachi. Tuttavia, anche quando finalmente la "calma piatta" sembra arrivare, è solo un breve respiro prima del ritorno delle onde, simbolo dell’impossibilità di raggiungere una pace duratura.


    Il finale della poesia, con la constatazione che la tranquillità è solo un’illusione, offre una visione pessimistica, ma realistica, della condizione umana. La ripetizione dell’idea di "tranquillità" prima come desiderio e poi come "mera illusione" chiude il cerchio della poesia, sottolineando l’ineluttabilità della lotta contro le avversità della vita.


    Antonio Torti utilizza immagini potenti e un ritmo cadenzato per esprimere l’inevitabile conflitto tra il desiderio di pace e le continue sfide che la vita ci presenta, lasciando al lettore una sensazione di rassegnazione e consapevolezza.

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