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La presentazione del match

Taranto, è il giorno del derby con il Foggia

Oggi in campo alle 16.15 allo stadio Zaccheria. La partita si giocherà a porte chiuse

Ezio Capuano, allenatore del Taranto

Ezio Capuano, allenatore del Taranto

Doppio prologo, fra agonismo e negoziazioni, come il rituale del mese di gennaio vuole. Archiviate le festività natalizie, il Taranto inaugura il suo girone di ritorno a Foggia, in occasione del derby più antico del microcosmo calcistico pugliese: prevalgono concentrazione e consapevolezza nei propri mezzi, doti propedeutiche all’evoluzione positiva di un viaggio già ammaliante durante il primo atto del torneo.

L’autentico percorso sportivo sarà parallelo agli sviluppi della sessione invernale del mercato, essenziale a limare difetti e colmare lacune in ogni organico: una duplice responsabilità per Ezio Capuano, insignito non solo del ruolo di allenatore, ma anche dell’incarico di responsabile dell’area tecnica. “Dopo la sosta natalizia, sono tutte partite strane, è difficile riprendere soprattutto per una squadra che stava facendo bene come la nostra, che ha inanellato dieci punti nel mese di dicembre- ha esordito ieri Ezio Capuano, nella prima conferenza stampa dell’anno solare 2024 - Si gioca contro il Foggia, una compagine di grande tradizione calcistica, che vanta un potenziale umano di spessore e che ha preservato parecchi giocatori dalla finale per la serie B persa contro il Lecco. I derby sono sempre confronti particolari: la formazione dauna è molto forte e la classifica attuale non ne rispecchia il valore”.

La partita è in programma oggi, nel classico “turno dell’Epifania”, con fischio d’inizio previsto alle ore 16.15, in uno stadio Zaccheria interdetto alle due tifoserie, esito drastico alle diatribe politiche emerse in settimana: “Mi dispiace per l’assenza di pubblico, lo Zaccheria è uno stadio affascinante: una partita di calcio senza tifosi è come assistere ad un’opera del grande Totò al cospetto di una platea vuota- ha commentato lo stratega rossoblu Il calcio vive di emozioni e si fa con le grida, con gli insulti, con gli applausi: in questa prima parte di campionato, è capitato più volte anche a noi, sono una persona sincera ed ammetto che disputare un incontro a porte chiuse è penalizzante. Lo faremo: si affrontano due squadre buone, la nostra sta andando oltre ogni più rosea aspettativa, il Foggia si aspettava qualcosa in più. Sarà una contesa affascinante e mi auguro che il Taranto possa fare risultato”.

Si preannuncia un Taranto enigmatico nella sua composizione per l’indisponibilità di alcuni atleti: “Cercheremo di offrire una prova positiva, superando le nostre problematiche: arriviamo in una situazione drammatica a livello numerico. Oltre la squalifica di Cianci, annovero anche la defezione di Samele, sua alternativa per caratteristiche come terminale offensivo- ha ammesso CapuanoTanti giocatori non si sono allenati per la febbre: probabilmente qualcuno si accomoderà in panchina, qualcuno rischia di non essere convocato”.

“Se dovessi recuperare più centrocampisti, potrei optare per l’assetto 3-5-2, mentre dispongo di tutte punte esterne: dovrò inventarmi qualcosa ed essere bravo a preservare l’equilibrio tattico”. Educare la squadra al giro di boa è fondamentale: “In questo intervallo di campionato, coi ragazzi non ho mai parlato se non di lavoro, quindi della nostra preparazione, dei nostri interessi e della qualità dell’allenamento. Non si è mai meditato sulla classifica: il nostro obiettivo resta sempre lo stesso- ha commentato il trainer ionico- Prima di arrivare in conferenza stampa alla vigilia dell’esordio col Foggia, mi comunicarono il sold out: mi lasciai trasportare dall’emozione accoppiata alla commozione, perché riportare tanti appassionati sugli spalti dello Iacovone ha rappresentato uno dei successi più altisonanti della mia carriera. Ho ribadito on fermezza che per questo Taranto non ci sarebbe stato nessun limite irraggiungibile: noi lavoriamo quotidianamente per migliorare la prestazione del singolo e del gruppo, non guardiamo la graduatoria ma siamo consapevoli del valore dei 33 punti conquistati nella prima porzione del torneo. Il girone di ritorno è totalmente diverso, tutte le squadre cambieranno qualcosa: noi non stravolgeremo nulla. Abbiamo costruito questo giocattolo ed è giusto affidarlo ai protagonisti che l’hanno fatto apprezzare da tutta l’Italia calcistica. Il nostro motto è l’umiltà”.

Da Catania rimbalzano voci insistenti circa il trasferimento di Pietro Cianci: “Le dinamiche del mercato prevedono che in qualsiasi momento un giocatore si più spostare. Se Cianci dovesse andare via, io lo ringrazierò per tutto quello che ha fatto, per il comportamento dell’uomo e per l’abnegazione, l’applicazione e l’impegno profusi come calciatore del Taranto- ha dichiarato mister Capuano- Sicuramente c’è qualcosa in corso, altrimenti sarei un ipocrita a smentirlo, anche se non esistono note ufficiali. Se Cianci dovesse partire, dipenderebbe solo dalla sua volontà, non c’è ombra di dubbio”. Occorre valorizzare per l’idea tattica rossoblu alcuni interpreti del centrocampo come Zonta e Romano, ma anche rintracciare un sostituto di Bonetti, visto scarsamente in campo per il reiterato trauma alla caviglia: “Siamo stati bravi ad enfatizzare le caratteristiche dei giocatori in organico, non disponendo di una memoria, di un regista come Bonetti, ma anche ad ottemperare a questa situazione: quando la squadra è stata disposta sul 3-5-2, il vertice basso è stato Calvano, il quale è un centrocampista d’incontro, non di pensiero o di qualità- ha ammesso il tecnico- Zonta e Romano sono due giocatori per me importanti e leggermente differenti: Loris ha più qualità, Antonio esprime le fasi di incursione e di interdizione.

Hanno giocato bene. Adesso il mercato è apertissimo, sicuramente noi saremo attenti e vigili, ma non ingaggeremo superficialmente: se ci dovesse essere l’occasione, siamo convinti di rimpinguare anche il settore nevralgico”. Curiosità dispensata circa l’impiego con frequenza della linea verde: “Giocheremo con qualche under come già accaduto: il nostro parco è stato totalmente rinnovato in estate con l’acquisizione di giovane di proprietà. Siamo stati sfortunati con Bonetti, il quale avrebbe dovuto adempiere al ruolo di playmaker determinante per il 3-5-2, per l’espressione di una manovra precisa e per diventare il fulcro del minutaggio- ha chiosato Capuano- Poi si è fatto male Heinz: per rispettare la regola, avremmo dovuto schierare quattro under titolari per ottenere la quota dei 271’. E’ diventato impossibile per queste situazioni: premio i giovani di valore come Samele, Fiorani, Enrici, i quali stanno crescendo”.

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