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Il fatto

Il Taranto delude: contro il Sorrento arriva la seconda sconfitta consecutiva

I costieri superano i rossoblu 1-0 grazie alla rete di Martignago nella ripresa

I tifosi del Taranto

I tifosi del Taranto - archivio

Il Taranto delude, non rimedia alla battuta d’arresto incassata nello scorso turno in casa contro la capolista Juve Stabia e cade nella trappola del Sorrento, subendo la seconda sconfitta consecutiva sul neutro di Potenza, confutando lo spessore qualitativo, tattico ed identitario offerto durante le precedenti prestazioni.

Rossoblu nervosi, scarsamente incisivi, spesso disorientati nelle strategie e nell’interpretazione poco equilibrata fra le due fasi di contenimento e di finalizzazione: i costieri allenati dall’ex Enzo Maiuri mutuano invece organizzazione, intraprendenza e generosità oltre ogni ostacolo di classifica nell’unico e decisivo gol firmato dal neo entrato Riccardo Martignago al 71’. Due le assenze pesanti per il Taranto, entrambe per squalifica: in primis quella di Antonini, faro inamovibile della difesa, la quale costringe Ezio Capuano a ridisegnare l’asse di retroguardia ed optare per la linea a tre affidata a Riggio eclettico nella mansione di centrale, affiancato dagli under Heinz a destra ed Enrici a sinistra.

La seconda defezione è quella di Calvano a centrocampo: le chiavi della mediana sono consegnate al giovane Fiorani in collaborazione con Zonta, mentre Romano è schierato nel ruolo semi inedito di esterno destro (già sperimentato nel derby di debutto col Foggia, non senza perplessità); sulla corsia mancina opera Ferrara, previo infortunio di Panico. Invariato è invece il tridente offensivo, con Kanoute e Bifulco ad ispirare sulla trequarti Cianci centravanti puro. La formazione ionica prova il pressing alto e lo sviluppo in ampiezza delle iniziative, ma il Sorrento non appare remissivo: il filtro in zona nevralgica è labile, la gara è caratterizzata da repentini capovolgimenti di fronte e da qualche improvvisazione, come la traversa timbrata da Vitale al ventesimo giro di lancette e dopo la respinta provvidenziale di Vannucchi sul tiro corto in area effettuato da Scala.

Il Taranto risponde con una girata al volo col destro eseguita da Bifulco (su assist di Romano) alla mezz’ora, deviata in modo impeccabile dal baby portiere Del Sorbo, classe ’04, il quale alza la sfera sopra la trasversale. Un gesto pregevole prima dell’ingenuità fatale: cinque minuti più tardi, al 35’, lo stesso Alfredo Bifulco è protagonista di un fallo di reazione, una mano sul viso di Vitale, che accentua la caduta davanti all’arbitro Giaccaglia della sezione di Jesi; il direttore di gara, severo nel dispensare ammonizioni per tutto l’incontro, non ha esitazioni e sventola il cartellino rosso diretto. Il Taranto è obbligato a proseguire il match in inferiorità numerica per tutta la ripresa: Capuano corre ai ripari, inserendo Mastromonaco sul binario destro al posto di Romano, poi ristrutturando il tandem d’attacco con gli innesti di Samele e Fabbro rispettivamente al posto di Cianci e Kanoute, al fine di conquistare profondità.

Ad indovinare gli avvicendamenti è invece Maiuri, il quale sacrifica, fra gli altri, Scala a beneficio di Martignago: quest’ultimo premia la fiducia del suo allenatore confezionando una fiondata dal versante sinistro al 71’, coordinandosi indisturbato dopo l’esecuzione dalla bandierina destra, e suggellando il vantaggio per il Sorrento. Un punteggio che non cambierà, nonostante l’assetto tattico a trazione anteriore azzardato da Capuano nel finale, con Orlando al posto di Enrici e Kondaj per Ferrara.

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