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Il caso

Taranto città dei rifiuti, insorge l'opposizione

Dura nota unitaria della minoranza consiliare. Nel mirino Kyma Ambiente e l'amministrazione Bitetti

Taranto invasa dai rifiuti

Taranto invasa dai rifiuti

Taranto e i rifiuti, opposizioni in rivolta. "Se Kyma Ambiente non rimuove i rifiuti per strada allora Kyma Ambiente è inadempiente nei confronti della pubblica amministrazione da cui viene pagata grazie alle tasse corrisposte dai cittadini.

Kyma Ambiente e il Sindaco di Taranto che la governa tramite il Presidente ed il CdA che egli stesso ha scelto, sono responsabili della grave situazione igienica ed ambientale in cui versano le strade di Taranto soprattutto i quartieri periferici Tamburi, Paolo VI, Salinella.

Questo è un tradimento nei confronti della città e della fiducia che i cittadini hanno riposto in un Sindaco appena eletto.

Non ci sono scusanti o giustificazioni legittime che tengano. Tutto ciò che è per terra come rifiuto va raccolto subito e senza indugio.

Se ciò non accade, ma soprattutto se ciò non accade per volere specifico di qualcuno, allora siamo di fronte ad una vera e propria interruzione di pubblico servizio, circostanza per la quale ci riserviamo future iniziative nelle prossime ore.

È facile scaricare sui cittadini tutta la responsabilità, ma questa amministrazione sulla questione rifiuti e sulla gestione delle modalità organizzative della raccolta differenziata è totalmente fallimentare.

Se ne assumano le responsabilità, si diano da fare e chiedano scusa ai cittadini.

Meno selfie e più lavoro".

Questo il duro comunicato stampa diffuso dai consiglieri comunali di minoranza Giampaolo Vietri – Tiziana Toscano - Luca Lazzaro (Fratelli d’Italia), Adriano Tribbia – Francesco Tacente (Prima Taranto), Massimiliano Di Cuia - Massimiliano Stellato (Forza Italia), Emiliano Messina (U.D.C), Mirko Di Bello (Con Di Bello), Annagrazia Angolano (M5S).

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