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IL FATTO

Taranto: Normative e Statistiche su Sale da gioco e Bar con macchinette

I numeri del settore

Sale da gioco e Bar con macchinette

Normative e Statistiche su Sale da gioco e Bar con macchinette

I numeri del gioco in Italia parlano chiaro. Il mercato è in salute e l’aumento generale della raccolta di oltre il 40% in un anno, arrivando a sfiorare 136 miliardi di euro, ne sono la riprova. Nonostante il comparto online sia ancora quello che ha trascinato di più il settore, il gioco fisico è tornato ad avvicinarsi prepotentemente, riducendo la forbice dagli oltre 20 miliardi del 2021 ai “soli” 10 del 2022, ultimo anno di cui si hanno i numeri ufficiali del Libro Blu di ADM.

Tra le regioni che hanno visto la propria raccolta aumentare in maniera considerevole c’è la Puglia, nella quale sono stati spesi oltre 220 milioni di euro tra slot machine, video lottery terminal e lotterie varie, con il gioco fisico che si è nettamente riavvicinato a quello a distanza. Taranto, poi, insieme a Bari, Foggia e Lecce, è tra le province in cui la spesa pro capite è stata più alta, aggirandosi attorno ai 2100 euro, suddivisi tra i 1400 del gioco online e i circa 700 di quello fisico. Ma quali sono i numeri relativi alle sale da gioco e ai bar che ospitano macchinette nella città di Taranto? Cerchiamo di capirlo con qualche dato in più.

Taranto: ecco quante sono le sale da gioco sul territorio

Prima di andare nello specifico di Taranto è bene introdurre la questione del numero di esercizi relativi al gioco a livello regionale. Perché, a differenza di quanto accade con altre strutture, il centro-sud è ricco di sale ospitanti macchinette del tipo VLT e AWP, anche nei bar cittadini. Basti pensare che a comandare la classifica delle regioni più ricche in questo senso sono Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Molise.

Mettendo insieme tutti questi territori, si arrivano a contare oltre 15 mila esercizi ospitanti almeno un apparecchio AWP, con le sale VLT sono oltre 1300. Numeri record, destinati ad aumentare nei prossimi anni e che testimoniano quanto si stia riducendo rapidamente la distanza rispetto al gioco online, che è comunque più che gettonato al sud e, in particolare nella Puglia.

Passando nello specifico di Taranto e provincia, al momento si contano all’incirca una ventina di sale slot, mentre è difficile stabilire quanti siano effettivamente i bar che ospitino almeno un apparecchio VLT o AWP, anche per via delle nuove norme che riguardano la possibilità di installare questo tipo di macchinette negli esercizi commerciali, che si sono fatte molto più restrittive. Norme che assomigliano a quelle che vengono applicate alle sale gioco virtuali. Queste piattaforme di gioco, più precisamente i siti su cui è possibile giocare alle slot machine online in modo legale, vengono monitorate e controllate dalle Agenzie che hanno come obiettivo quello di tutelare al meglio l’utente che vi accede. Stessa cosa avviene per le sale fisiche, sia per quanto riguarda, come detto, l’installazione degli apparecchi, che per il loro utilizzo.

Sale slot e bar: le normative più recenti in Puglia

Ovviamente la Puglia e Taranto non fanno eccezione in questo senso e i locali ivi ubicati devono seguire sia le norme nazionali che quelle locali. Partendo da queste ultime, la Regione ha stabilito che non saranno concesse licenze in caso di ubicazione dei locali ospitanti apparecchiature come le slot machine a meno di 250 metri dai cosiddetti luoghi sensibili quali università, biblioteche, chiese, scuole o strutture sanitarie, ma quelle concesse prima che la legge vigente entrasse in vigore saranno lasciate invariate. Inoltre, i bar o i locali con meno di 20 mq di superficie calpestabile non potranno ospitare apparecchi per il gioco. In caso, invece, di esercizio con almeno 20 mq calpestabili e non più di 50 mq, potranno essere installati solo due apparecchi. Infine, sopra i 50 mq, sarà possibile ospitare una slot ogni 25 mq di superficie, fino ad un massimo di 6.

Allargandosi alle norme nazionali, poi, che riguardano anche più da vicino il gioco online oltre che quello fisico, i locali non potranno fare pubblicità al gioco, cosa vietata anche alle sale virtuali dal Decreto Dignità del 2018. Non potranno ammettere giocatori con età inferiore ai 18 anni e l’età dovrà essere preventivamente verificata dall’esercente, come quando ci si logga su un portale di gioco e si dovrà inserire il proprio documento di identità per inibire l’accesso ai minorenni. Infine, gli esercenti dovranno esporre la propria licenza per l’installazione di apparecchiature da gioco, esattamente come succede per quel che riguarda i portali di iGaming con ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli spesso in stretta collaborazione con il Comune di Taranto anche per questioni al di fuori del gioco.

LR

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