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Taranto

Al Museo Archeologico MArTa reperti da ammirare, toccare e... da odorare. Le foto

II nuovo progetto realizzato in collaborazione con l'agenzia francese Tactile Studio è stato possibile grazie a fondi Pnrr

Un museo archeologico da guardare (e ammirare) nei suoi innumerevoli reperti, ma oggi anche da toccare e, perché no, da odorare. I cultori dell'antichità non gridino all'eresia ma siano piuttosto contenti che le sale dell'imponente struttura di via Cavour ora siano pienamente fruibili anche a soggetti con diversabilità. È stato questo l'oggetto della conferenza stampa convocata questa mattina, 16 luglio, dalla direttrice del MarTa, Stella Falzone. "Questa volta abbiamo pensato a un pubblico speciale, quello con esigenze particolari. È una mission – ha detto - che rientra perfettamente nelle linee guida del Ministero della cultura che da anni sta sostenendo, attraverso sforzi e fondi particolari, l'introduzione, per questo tipo di visitatori, di appositi percorsi. Oggi inauguriamo uno di questi che si estrinseca attraverso pannelli tattili e olfattivi, consentendo così anche di sperimentare la materialità degli oggetti, di toccarli nella loro rappresentazione e anche di percepire la natura della nostra collezione archeologica attraverso gli altri sensi. Questo avviene, per esempio, con dei profumi (realizzati appositamente in laboratorio) che permettono di immergersi in quelle che potevano essere le atmosfere dell'antichità, come l'incenso (collegato al mondo del sacro) e il vino (a quello del simposio). Abbiamo scelto anche di riprodurre in scala alcuni reperti legati all'architettura antica, alla ceramografia (riproduzione dei vasi) e ai mosaici. L'esperienza tattile consente di capire come questi ultimi fossero strutturati, dandoci l'idea del volume che potessero occupare ma anche delle caratteristiche tecniche presenti".

Il nuovo progetto, dal costo di 110mila euro rivenienti da fondi del Pnrr, è stato possibile grazie all'agenzia francese Tactile Studio, specializzata in design inclusivo, mappe di orientamento e stazioni didattiche sensoriali per migliorare l'accessibilità e il orientamento nello spazio nei musei e negli altri edifici pubblici, con la curatela tecnico scientifica dei funzionari del MArTA, l'architetto Serena Piroddu e l'archeologa Agnese Lojacono.

Ha dichiarato Riccardo Leone, storico dell'arte, che lavora da otto anni la Tactile Studio: "Con questo progetto abbiamo potuto raggiungere le nostre finalità, quelle cioè di rendere il patrimonio archeologico accessibile a tutti, senza distinzione. Abbiamo iniziato a collaborare col Marta nel 2023, cercando di immaginare e di comprendere quali fossero i bisogni concreti e reali dei visitatori con disabilità per migliorare l'orientamento e l'offerta didattica, rilanciando il design grafico della segnaletica del museo per renderlo più accessibile e inclusivo, fornendo dei riscontri grafici in vista di un progetto poi concretizzato nel 2024, riproducendo una parte della collezione in quattro dispositivi, in pannelli 3 D, per orientare e guidare le persone con disabilità visiva con particolare attenzione al dettaglio e all'estetica. Lavorare con il MArTA ci ha permesso di costruire un percorso sensoriale pensato per valorizzare una collezione straordinaria, ma soprattutto per restituirla a diverse categorie di pubblico in una forma viva, comprensibile, inclusiva. È un esempio concreto di come l'accessibilità possa essere al servizio della conoscenza."

Le stazioni tattili installate al MArTA sono di tre tipologie. Dispositivi di orientamento: tre mappe tattili-visive di orientamento per guidare i visitatori attraverso i diversi livelli del museo, posizionate in modo tale da consentire una lettura chiara e intuitiva del percorso di visita. Una quarta postazione di benvenuto, situata nella hall al piano terra, comprende un modello 3D dell'edificio museale, accompagnato da una planimetria tattile. Tali strumenti facilitano la navigazione autonoma, in particolare per i visitatori con difficoltà visive o cognitive con segnali direzionali per facilitare l'orientamento durante la visita. Le stazioni didattiche prevedono pannelli approfondiscono alcuni importanti reperti della collezione del museo. Per rendere l'esperienza più completa ed evocativa, con un approccio sensoriale e inclusivo, due di essi hanno anche la componente olfattiva per far immergere il visitatore in antichi scenari, associando determinati odori a specifici contesti e reperti. Tutti i manufatti sono inoltre dotati di testi in lingua braille per ipovedenti e di Qrcode che permettono di ascoltare la descrizione dei pannelli didattici in lingua italiana e inglese.

La fruibilità di questi nuovi percorsi è possibile già nell'immediato ma è dal prossimo settembre che saranno avviati contatti con le associazioni impegnate nella diversabilità per un maggior coinvolgimento degli associati.

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