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Bari
05 Dicembre 2025 - 08:53
BARI – La città ha accolto con grande partecipazione la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2025/2026 della Facoltà Teologica Pugliese, che mercoledì 4 dicembre, nella cornice storica del Teatro Nicolò Piccinni, ha celebrato il suo ventunesimo anno di attività. Un traguardo significativo, che non ha assunto solo un valore simbolico, ma è stato letto come il punto di avvio di una fase nuova per l’intera istituzione accademica, chiamata oggi a ridefinire la propria missione nel confronto con le trasformazioni culturali, ecclesiali e sociali del presente.
La mattinata si è aperta con il saluto del Gran Cancelliere, l’Arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Giuseppe Satriano, seguito dagli interventi degli studenti, del sindaco di Bari Vito Leccese, e dalla relazione del preside prof. Vito Mignozzi. A concludere, la prolusione del teologo prof. Carmelo Dotolo, docente alla Pontificia Università Urbaniana di Roma, che ha guidato il pubblico in una riflessione intensa sul tema “Cultura della pace e nuovo umanesimo. Il contributo della religione”.
La presenza, in platea, di alcune classi quinte degli istituti superiori di Bari ha dato alla cerimonia un carattere ancora più significativo, ponendo al centro il dialogo con le nuove generazioni e il loro ruolo nel costruire una cultura di pace.
“Un atto che segna un nuovo inizio”: il saluto di mons. Satriano
Nel suo intervento, mons. Satriano ha rivolto un ampio saluto alle autorità religiose e accademiche presenti, sottolineando l’importanza della comunione e della collaborazione tra diocesi, istituti religiosi, università e amministrazioni pubbliche. Ha ringraziato i superiori maggiori degli ordini religiosi, i formatori dei seminari e i rappresentanti delle istituzioni civili e militari, ricordando che la loro presenza costituisce un “segno vivo di incoraggiamento”.
L’Arcivescovo ha insistito sul valore della teologia come disciplina capace di illuminare il tempo presente e ha richiamato le parole di papa Francesco sulla necessità di una teologia che faccia “emergere la luce di Cristo” con un lavoro spesso silenzioso, ma fondamentale per l’umanità. Al centro del suo intervento il tema della pace, un bene oggi fragile, da custodire attraverso l’ascolto, la cura e l’impegno personale.
“La pace si costruisce nel cuore”, ha affermato mons. Satriano citando papa Leone XIV. “Si può ferire anche con le parole. Se vogliamo essere operatori di pace, dobbiamo costruire ponti, non muri”. Un invito che risuona fortemente in un contesto internazionale segnato da conflitti aperti, tensioni sociali e un diffuso clima di polarizzazione.
Un ulteriore ringraziamento è stato rivolto al sindaco Leccese per aver permesso alla Facoltà di tornare nella suggestiva cornice del Teatro Piccinni, luogo simbolo della cultura cittadina.
La relazione del preside Mignozzi: una Facoltà che guarda avanti
Il preside Vito Mignozzi, nel suo intervento articolato e denso di contenuti, ha tracciato il profilo della Facoltà Teologica Pugliese in questo delicato passaggio storico. Ha ricordato che la soglia del ventunesimo anno segna non solo la maturità di un’istituzione, ma una chiamata al rinnovamento: “Custodiamo una storia importante, ma ora dobbiamo guardare oltre, verso un novum che risponda alle sfide del presente”.
Tra i punti sottolineati dal preside, il primo riguarda la necessità di una Facoltà capace di dialogare con la complessità culturale e sociale del nostro tempo. Questo significa costruire reti, attivare convenzioni e collaborazioni accademiche, aprirsi ad altre discipline e percorsi di studio. Mignozzi ha citato l’Accordo Quadro con la Pontificia Università Antonianum e la nuova collaborazione con il Politecnico di Bari, frutto del lavoro istituzionale degli ultimi mesi.
Il secondo tratto evidenziato dal preside riguarda la struttura interna della Facoltà, che sta ripensando la propria organizzazione superando la logica dei tre Istituti e valorizzando l’armonia tra le diverse anime che la compongono. Il percorso punta a una maggiore unità tra docenti e studenti dei diversi cicli accademici, così da promuovere una formazione interdisciplinare e una comunità più coesa.
Un forte accento è stato posto sulla necessità di difendere e potenziare la scientificità della ricerca teologica, un tema richiamato recentemente anche da papa Leone XIV. “Dobbiamo evitare il rischio della semplificazione – ha sottolineato Mignozzi – e mantenere un rigoroso dialogo con le altre scienze e con la realtà sociale”.
Il preside ha inoltre illustrato l’impegno crescente della Facoltà nel mondo digitale: un nuovo portale, profili istituzionali e iniziative di divulgazione pensate per raggiungere chi oggi cerca risposte e orientamento attraverso i linguaggi della rete.
Ampio spazio è stato dedicato alla vita accademica interna. Mignozzi ha ricordato il numero degli iscritti, 220 studenti, e ha ringraziato i docenti che contribuiscono alla crescita della Facoltà con il loro lavoro di insegnamento e ricerca. Ha dato notizia delle recenti nomine accademiche del prof. Francesco Scaramuzzi (ordinario di Teologia fondamentale) e del prof. Roberto Massaro (straordinario di Teologia morale), e ha rivolto un saluto grato ai professori che hanno concluso il loro servizio nell’anno precedente.
Nella seconda parte della relazione, Mignozzi ha richiamato l’importanza delle iniziative culturali della Facoltà: i progetti di ricerca, le Giornate di Apulia Theologica, la Collana Theologica, i percorsi di alta formazione e di aggiornamento, le collaborazioni con istituzioni statali e locali. Tutte iniziative che, insieme alla didattica e alla ricerca, compongono la “terza missione” dell’istituzione, cioè il suo servizio concreto alle chiese locali e alla società.
Un nuovo anno che guarda alla Puglia e oltre
La cerimonia si è conclusa con gli auguri di mons. Satriano e del preside Mignozzi alla comunità accademica, agli studenti, ai docenti e al personale. Un augurio che ha assunto un tono particolare alla luce delle sfide presentate: l’espansione dei percorsi formativi, il dialogo con altri saperi, le collaborazioni internazionali, la necessità di rispondere alla domanda di senso di una società che vive cambiamenti profondi.
La Facoltà Teologica Pugliese si prepara dunque a vivere un anno intenso, segnato da nuovi progetti, un rinnovato impegno nella ricerca e un’attenzione crescente al ruolo pubblico della teologia, chiamata a offrire strumenti per leggere il presente e costruire il futuro.
Un futuro che, come ricordato più volte nel corso della cerimonia, deve essere fondato sulla pace, sulla dignità umana e su un umanesimo capace di parlare a tutti, credenti e non credenti, in una Puglia che si conferma ancora una volta terra di dialogo, studio e apertura.
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