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La Villa Comunale cambia volto: lavori al via il 2 dicembre, conclusione nella primavera 2026. Le foto

Presentato il progetto di riqualificazione del grande polmone verde cittadino: nuovi alberi, interventi di sicurezza, prato sostenibile, biodiversità e rigenerazione della pineta. Investimento da 300 mila euro

ANDRIA - La Villa Comunale “G. Marano” si prepara a cambiare volto. Ieri, negli spazi del Centro Dopo di Noi, amministrazione comunale e tecnici incaricati hanno illustrato nei dettagli il progetto di riqualificazione complessiva che partirà martedì 2 dicembre e che si concluderà nella primavera 2026. Un intervento atteso da anni, che punta a restituire alla città il suo principale spazio verde attraverso un piano organico di sicurezza, rigenerazione e gestione sostenibile.

All’incontro hanno partecipato l’agronomo Antonio Tritto, responsabile scientifico del progetto, il Settore Ambiente, l’assessore alla Qualità della Vita Savino Losappio e la sindaca Giovanna Bruno, oltre ai rappresentanti della ditta aggiudicataria dei lavori, la New Garden di Gravina in Puglia.

Un’area di 96 mila metri quadri da ripensare

La zona interessata dagli interventi si estende per circa 96.000 mq e comprende tutta la porzione che, guardando verso Trani, va dalla linea ferroviaria fino allo Stadio degli Ulivi. L’area è stata suddivisa in tre settori, ciascuno con esigenze e caratteristiche differenti: il prato compreso fra viale II Giugno e viale Gramsci, la fascia naturale tra viale II Giugno e via Achille Grandi e la vasta pineta compresa tra via Pier Paolo Pasolini e via Morelli.

Secondo quanto illustrato da Tritto, gli interventi riguarderanno un patrimonio verde che non veniva rinnovato da decenni, con operazioni mirate a garantire sicurezza e lunga durata. Il piano prevede abbattimenti necessari, potature selettive e l’inserimento di nuove piante, con l’obiettivo di restituire un insieme vegetale più armonico, sano e resiliente.

Prato sostenibile, biodiversità e pineta rigenerata

Nel dettaglio, nell’Area 1 verrà completamente rigenerato il tappeto erboso, scegliendo un prato a basso consumo idrico e ridotta manutenzione, in linea con i modelli di gestione sostenibile oggi richiesti. A ciò si aggiunge l’adeguamento dell’impianto di irrigazione e il miglioramento dell’area di sgambamento per i cani, più volte sollecitata dai residenti.

L’Area 2 sarà invece destinata a un potenziamento dell’inerbimento naturale: qui sorgerà un giardino della biodiversità, pensato per favorire la presenza di specie autoctone, insetti impollinatori e una vegetazione più resistente ai cambiamenti climatici.

Per l’Area 3, la pineta, il progetto prevede una rigenerazione profonda: verranno riqualificate le attrezzature presenti e verrà riorganizzata la struttura del bosco urbano per migliorarne la salubrità, la sicurezza e l’accessibilità.

Tritto: «Un patrimonio più sicuro e resiliente»

Nella sua relazione, Tritto ha spiegato che l’intervento “mira a restituire alla Villa Comunale un patrimonio vegetale più sicuro e qualitativamente superiore, in grado di garantire una gestione sostenibile del verde urbano”. Per il tecnico, la riqualificazione non è una semplice manutenzione, ma un investimento sull’identità storica del parco e sul benessere dei cittadini.

Un investimento da 300 mila euro

Il progetto ha un costo complessivo di 300 mila euro, come spiegato dall’assessore Losappio. «Siamo riusciti a reperire le risorse all’interno del bilancio comunale – ha dichiarato – grazie alla condivisione dell’intera amministrazione. I lavori partiranno il 2 dicembre e termineranno nella primavera del 2026». L’assessore ha evidenziato che l’intervento permetterà finalmente di superare anni di interventi tampone, andando verso una visione di lungo periodo.

La sindaca Bruno: «Serve una cura diversa per il verde delle città»

La sindaca Giovanna Bruno ha ricordato che la Villa Comunale è un polmone verde fondamentale per la città, ma ha anche sottolineato quanto sia complesso mantenerla senza un piano strutturato. «Quando non si interviene per troppo tempo – ha affermato – la manutenzione diventa straordinaria. Abbiamo scelto di destinare risorse significative perché la villa merita ordine, cura e attenzione, soprattutto in alcune aree come quella di sgambamento richieste da tempo dalla comunità».

Bruno ha poi rimarcato che la gestione del verde urbano deve seguire le nuove indicazioni ambientali: «Oggi si lavora puntando sulla biodiversità, su spazi che aiutino il territorio a respirare e su interventi che guardino alla lunga durata. Fare piccoli lavori senza programmazione significherebbe soltanto sprecare denaro».

Una Villa Comunale più moderna e vivibile

Con l’avvio del cantiere, la città si avvia verso una trasformazione che punta a restituire alla comunità uno spazio più moderno, funzionale e sostenibile, capace di integrare natura, sicurezza e fruibilità quotidiana. La conclusione nella primavera 2026 segnerà il completamento di un intervento che intende rilanciare uno dei luoghi simbolo della vita cittadina, riportandolo al centro della socialità urbana.

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