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Manduria

Deportati nei lager nazisti, al via il progetto “Medaglie d’Onore e Pietre d’Inciampo”

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci con la Federazione provinciale di Taranto, punta a preservare la memoria dei concittadini manduriani vittime della deportazione durante la Seconda guerra mondiale

MANDURIA - A Manduria prende forma un progetto di grande valore civile e storico dedicato alla memoria delle vittime dei lager nazisti. L’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Sezione di Manduria, con sede in vico Corte Schiavoni e presieduta dal primo luogotenente in congedo dell’Aeronautica Militare Paolo Giovanni Pichierri, in collaborazione con Giancarlo Parisi, presidente della Federazione Provinciale di Taranto, ha avviato un’iniziativa volta a preservare e valorizzare la memoria storica del territorio.

Il progetto, intitolato “Medaglie d’Onore e Pietre d’Inciampo per i deportati nei lager nazisti”, si articola in due azioni principali: il conferimento delle Medaglie d’Onore, concesse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e la realizzazione delle Pietre d’Inciampo (Stolpersteine), parte dell’iniziativa europea ideata dall’artista tedesco Gunter Demnig.

Le Medaglie d’Onore saranno assegnate ai cittadini manduriani deportati nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda guerra mondiale, siano essi sopravvissuti o deceduti. Parallelamente, saranno installate le Pietre d’Inciampo, piccoli blocchi di ottone incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione nota di ciascuna vittima, per rendere visibile e permanente il ricordo di chi fu perseguitato e privato della libertà.

L’iniziativa, sottolineano i promotori, rappresenta un riconoscimento ufficiale e doveroso nei confronti di coloro che hanno pagato un prezzo altissimo per la libertà. Ogni medaglia e ogni pietra diventeranno un simbolo di memoria collettiva, un segno tangibile della gratitudine della comunità verso i suoi figli più coraggiosi.

Per garantire una partecipazione ampia e condivisa, l’Associazione invita le famiglie manduriane a segnalare ai propri iscritti i nominativi di parenti o conoscenti deportati, così da poter avviare le pratiche necessarie per il conferimento delle onorificenze e la posa delle pietre commemorative.

La memoria è un dovere – sottolineano i promotori – e ricordare oggi significa onorare ieri e costruire un domani più consapevole, giusto e umano”.

L’Associazione auspica una risposta collaborativa e partecipata da parte della cittadinanza, affinché il progetto diventi un patrimonio condiviso di tutta la comunità manduriana e un segno concreto di rispetto per la storia e per chi ha sacrificato la propria vita in nome della libertà.

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