Maxi discarica abusiva: rifiuti speciali bruciati, sequestrati 10.000 metri quadri. Le foto

BARI - Una vasta area di circa 10.000 metri quadri adibita a discarica illegale è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri Forestali di Bari, in un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo. Il terreno, situato in una zona di campagna tra Ceglie del Campo e Valenzano, era utilizzato per lo stoccaggio e la combustione di rifiuti speciali, anche pericolosi, generando gravi conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica.

L’inchiesta è frutto di un'attività investigativa condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale, con il supporto dei militari della Stazione di Bari Carbonara. L’indagine ha preso forma grazie all’uso di telecamere di sorveglianza, droni e appostamenti sul campo, strumenti che hanno permesso di documentare le ripetute condotte illecite.

Secondo quanto emerso, un uomo si occupava del trasporto quotidiano di rifiuti verso l’area, mentre un secondo soggetto, ritenuto il gestore di fatto del sito, coordinava le attività di scarico e procedeva personalmente alla combustione dei materiali, generando roghi che sprigionavano densi fumi neri visibili a grande distanza. Le esalazioni tossiche hanno allarmato i residenti delle zone circostanti, che da tempo segnalavano l’anomala presenza di fumi in aria.

Oltre alla discarica, i militari hanno sequestrato un autocarro utilizzato per il trasporto dei rifiuti, mezzo che – secondo la normativa ambientale – sarà oggetto di confisca. I due uomini coinvolti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, con l’accusa di aver gestito una discarica non autorizzata e di aver dato alle fiamme rifiuti speciali, pericolosi e non, reati puniti dal Testo Unico Ambientale.