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Bisceglie

Cittadinanza onoraria al procuratore Francesco Giannella: "Punto fermo nella lotta alla criminalità". Le foto

Il riconoscimento solenne conferito durante il Consiglio comunale. Il sindaco Angarano: “Stiamo dalla parte della legalità, nel nome di Sergio Cosmai”

BISCEGLIE - È stato un momento denso di significato civile e istituzionale quello che si è svolto ieri pomeriggio nella sala consiliare “Giovanni Battista Bruni”, dove il Comune di Bisceglie ha conferito la cittadinanza onoraria al dottor Francesco Giannella, procuratore aggiunto della Procura di Bari e coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo.

La cerimonia ha dato seguito alla decisione presa lo scorso 29 aprile, quando il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta avanzata dal sindaco Angelantonio Angarano, già passata in Giunta comunale, per omaggiare una figura ritenuta di assoluta eccellenza nel contrasto alla criminalità organizzata.

Nel corso della seduta istituzionale, al magistrato è stata consegnata una pergamena che ufficializza l’atto di conferimento, contenente le motivazioni e le firme del sindaco e del presidente del Consiglio comunale. L’iniziativa, prevista dal regolamento cittadino, vuole rappresentare un riconoscimento concreto all’impegno profuso da Giannella a difesa della legalità, per il rafforzamento della giustizia e della convivenza sociale.

“È un onore consegnare questo riconoscimento al dottor Giannella”, ha dichiarato il sindaco Angelantonio Angarano, affiancato dal presidente del Consiglio Vittorio Fata. “In un momento storico in cui è necessario ribadire con forza da che parte stare, Bisceglie sceglie la legalità, le istituzioni, le forze dell’ordine. Lo facciamo con chi, come il dottor Giannella, ha fatto del suo incarico un presidio a tutela dei diritti e della giustizia”.

La cerimonia ha assunto un significato ancora più profondo in coincidenza con il 40° anniversario della morte di Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza e cittadino biscegliese, assassinato nel 1985 dalla ’ndrangheta. Un richiamo simbolico che ha attraversato l’intera giornata e ha reso ancora più evidente il legame tra la città e chi, come Giannella, lavora ogni giorno per affermare i valori dello Stato.

Con questo conferimento, l’Amministrazione comunale ha voluto rilanciare un messaggio forte di impegno contro ogni forma di criminalità, affidando al gesto la funzione di testimonianza viva e attiva della memoria e del coraggio. Un segno tangibile della volontà di costruire, attraverso l’alleanza tra cittadinanza e istituzioni, strade di giustizia e ponti di legalità.

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