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Taranto

Una piazza per il MArTA, “Restituire via Cavour ai pedoni è atto di civiltà urbana”. Le foto

L’architetto Augusto Ressa elogia la decisione dell’amministrazione Bitetti e rilancia la proposta di un’area pedonale permanente davanti al Museo Archeologico. “Finalmente un contesto all’altezza di uno dei nostri tesori culturali”

TARANTO - Un primo passo concreto verso la rigenerazione urbana del Borgo di Taranto. Così l’architetto Augusto Ressa commenta con soddisfazione la recente decisione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Piero Bitetti di avviare l’iter per la progettazione di un’area pedonale nel tratto di via Cavour compreso tra Corso Umberto e via Pitagora, grazie a un finanziamento di 500.000 euro.

Secondo Ressa, il progetto rappresenta una svolta urbana di rilievo, capace di coniugare qualità dello spazio pubblico e valorizzazione del patrimonio culturale. “È una scelta che aspettavamo da tempo e che va nella direzione giusta”, afferma l’architetto, sottolineando il lungo impegno della direttrice del MArTA, Stella Falzone, per dotare il Museo Archeologico di Taranto di un contesto urbano adeguato alla sua importanza internazionale.

L’idea di pedonalizzare quel tratto di via Cavour non è nuova. Già nel settembre 2023, in occasione della Settimana della Mobilità Sostenibile, fu sperimentata una chiusura temporanea al traffico, ricevendo il consenso dei cittadini e dei visitatori. L’obiettivo era quello di restituire l’area ai pedoni, creando uno spazio accogliente e funzionale per chi attende l’ingresso al museo, oggi costretto ad aspettare lungo i marciapiedi, senza ombra né sedute, tra le auto in sosta.

Ressa ricorda come l’idea di una piazza del Museo sia stata da lui formulata più volte già durante i lavori di riallestimento del MArTA, fino a essere presentata pubblicamente nel 2023 durante un incontro promosso dall’associazione “Identità Borgo”, dove furono illustrati anche alcuni rendering progettuali realizzati dal grafico Massimo Carrozzo.

A chi solleva perplessità sulla proposta, paventando possibili ripercussioni sulla viabilità, Ressa risponde che quel tratto di via Cavour non costituisce un nodo strategico per il traffico cittadino. “Le direttrici alternative garantiscono collegamenti rapidi e fluidi verso il Ponte Girevole, la Villa Peripato e il Circolo Ufficiali – spiega –. Le obiezioni sulla mobilità sono quindi facilmente superabili”.

Per l’architetto, estendere le aree pedonali è una scelta obbligata se si vuole portare anche Taranto al passo con le grandi città italiane ed europee. “Le città pensate per le persone, non per le automobili, sono ormai una visione condivisa e consolidata”, osserva. Una piazza antistante uno dei musei archeologici più importanti al mondo, sottolinea, “non è solo un intervento urbanistico, ma un atto di valorizzazione culturale e identitaria per tutta la comunità”.

Il vero nodo, per Ressa, è la coerenza tra le parole e i fatti: “Se davvero vogliamo liberarci dalla dipendenza dell’industria inquinante e investire sulle nostre risorse culturali, allora questo tipo di progetti deve diventare la norma, non l’eccezione”.

Il MArTA, conclude, è il vanto di Taranto, un’istituzione che tutti dovrebbero sostenere. “Intorno al museo dovremmo stringerci come comunità, riconoscendolo come fulcro di una rinascita possibile, reale e sostenibile”.

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