Notizie
Cerca
Bari
14 Luglio 2025 - 11:44
BARI - Una rete articolata di investimenti truffaldini, mascherata dietro società straniere e promesse di alti rendimenti, è finita sotto la lente della Guardia di Finanza di Bari. Nella mattinata del 14 luglio, i militari del Comando provinciale hanno eseguito un sequestro preventivo per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro nei confronti di 7 persone, indagate nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese.
L’operazione, disposta dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta dei magistrati inquirenti, si inserisce in un filone investigativo avviato a partire da alcune segnalazioni per operazioni sospette e da denunce presentate da due risparmiatori. Da questi primi input sono scaturite approfondite verifiche delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, che hanno portato alla scoperta di ingenti flussi di denaro trasferiti all’estero.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i soggetti coinvolti avrebbero promosso prodotti finanziari non autorizzati, in particolare contratti di investimento denominati “Fixed Bond Term” o “Bond”, sottoscritti da numerosi cittadini – perlopiù residenti nella provincia di Bari – convinti a investire con la promessa di interessi netti annui attorno al 6%.
I titoli erano intestati a una società di diritto inglese, priva di autorizzazione ad operare in Italia, e i capitali raccolti venivano convogliati su conti esteri, per poi essere in parte reinvestiti in attività speculative. Tra queste, è emerso un contratto di sponsorizzazione da 250.000 euro in favore di una squadra di calcio lombarda.
Nel tempo, secondo l’accusa, il sistema si sarebbe evoluto. Alcuni degli indagati avrebbero promosso nuove tipologie di investimento – come “conti deposito” o “prestiti societari” – con tassi promessi tra il 3% e il 7%, sempre tramite società ungheresi non autorizzate ad operare nel mercato italiano. Il reclutamento dei clienti avveniva attraverso pubblicità online e su social network, con l’ausilio anche di uffici aperti a Bari.
Le indagini hanno inoltre accertato che nessuna delle persone fisiche né delle società coinvolte risultava iscritta negli albi ufficiali della Banca d’Italia, della Consob o di altri organismi di vigilanza. La pianificazione e la gestione di parte delle attività illecite sarebbero avvenute all’estero, confermando il carattere transnazionale del sodalizio.
A fronte di ciò, è stato necessario attivare strumenti di cooperazione giudiziaria internazionale, per tracciare i capitali occultati o reinvestiti in Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Ungheria, Regno Unito, Germania e Bulgaria. L’indagine si è avvalsa di perquisizioni, tecniche investigative digitali e audizione di potenziali vittime.
Dal gennaio 2020, le indagini coordinate dalla Procura di Bari hanno portato all’esecuzione di sequestri per un valore complessivo di circa 630 milioni di euro, fra misure penali, di prevenzione e provvedimenti legati alla responsabilità amministrativa degli enti.
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA