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14 Luglio 2025 - 08:33
ANDRIA E BARLETTA - Pesce e molluschi senza tracciabilità, confezionati in modo irregolare e già pronti per essere venduti al pubblico: è quanto hanno scoperto gli agenti della Squadra di Controllo della Polizia Amministrativa della Questura Bat, in collaborazione con il personale dell’Asl Bt e il Servizio di Igiene e Assistenza Veterinaria, durante una serie di verifiche effettuate nei giorni scorsi nei comuni di Andria e Barletta.
L’operazione, inserita nel piano estivo di rafforzamento delle attività ispettive, ha portato alla luce gravi violazioni delle normative sanitarie e commerciali in due pescherie, dove gli operatori detenevano ingenti quantità di prodotti ittici, sia freschi che surgelati, privi di etichettatura e documentazione in grado di certificarne l’origine e garantirne la sicurezza alimentare.
A peggiorare il quadro, il pesce era conservato in imballaggi non conformi, in condizioni non idonee dal punto di vista igienico, e destinato alla vendita diretta, mettendo così a rischio la salute dei consumatori. Le autorità hanno proceduto al sequestro di circa 115 chilogrammi di pescato, poi avviati alla distruzione tramite una ditta autorizzata allo smaltimento dei rifiuti speciali.
Ai titolari delle due attività commerciali sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro, suddivise equamente tra i due esercizi.
I controlli su scala provinciale, intensificati durante il periodo estivo, hanno già interessato 16 attività commerciali, portando all’emissione di sanzioni per un importo complessivo pari a 23.000 euro. Le verifiche si concentrano soprattutto nelle zone a maggiore densità turistica, in particolare lungo le aree costiere, per prevenire abusi e garantire il rispetto delle norme da parte degli operatori del settore alimentare.
Le ispezioni proseguiranno anche nelle prossime settimane, con una particolare attenzione rivolta a esercizi privi di autorizzazioni, non solo nel comparto ittico ma anche in quelli del pubblico spettacolo e della somministrazione di alimenti e bevande. L’obiettivo, chiariscono dalla Questura, è duplice: contrastare il commercio abusivo e tutelare la salute pubblica, sostenendo al contempo gli esercenti che operano nel rispetto delle regole.
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