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Bari Vecchia cambia volto con l’arte di Edoardo Tresoldi: prende forma la nuova San Pietro. Le foto

Presentato il modello della monumentale installazione in rete metallica nell’area archeologica della città vecchia. Opera da 30 metri per restituire identità a un sito millenario

BARI - Un’opera imponente, destinata a trasformare il panorama di Bari vecchia e a restituire vita e memoria a uno dei luoghi più antichi della città. È il progetto firmato da Edoardo Tresoldi, artista di fama internazionale, che sta realizzando una maestosa installazione in rete metallica alta 30 metri, all’interno dell’area archeologica di San Pietro, nella città vecchia.

L’intervento, frutto di una gara internazionale promossa dal segretariato regionale del Ministero della Cultura, rientra in un piano di valorizzazione da 5 milioni di euro, che prevede anche il rilancio del Museo Archeologico di Santa Scolastica. A presentare pubblicamente il modello in scala dell’opera sono stati, tra gli altri, il sindaco di Bari Vito Leccese, la segretaria regionale del MiC Puglia Maria Piccarreta e l’assessora Francesca Bottalico, che ha definito il progetto “un modo per restituire anima e futuro a un luogo rimasto in silenzio per troppo tempo”.

L’opera di Tresoldi, realizzata con fili di ferro intrecciati, si ergerà nel cuore del sito, un’area dalla stratificazione storica complessa e millenaria, abitata in modo continuativo fin dal II millennio a.C.. L’obiettivo dell’intervento è rendere leggibili e visivamente riconoscibili le diverse fasi architettoniche che hanno caratterizzato l’ex complesso ecclesiastico e le altre strutture presenti.

San Pietro è un luogo che non ha mai smesso di trasformarsi – ha dichiarato Edoardo Tresoldi –. Come artista, cerco di dare forma a una visione, di evocare una presenza che ognuno possa riconoscere anche senza averla mai vista. Questo spazio sarà un dialogo tra ciò che siamo stati e ciò che siamo oggi”.

Il progetto punta a ricostruire idealmente l’antica chiesa di San Pietro, senza replicarla ma evocandone la volumetria attraverso la poetica delle trasparenze che ha reso celebre Tresoldi, autore della celebre ricostruzione dell’antica basilica paleocristiana di Siponto, nel Foggiano, già nota per la sua struttura alta 14 metri.

Per il sindaco Leccese, si tratta della più grande opera d’arte contemporanea mai realizzata a Bari: “Sorgerà sull’area archeologica più antica della città, uno spazio urbano che per anni ha atteso una nuova identità. Oggi, finalmente, si trasforma in qualcosa di straordinario”.

L’intervento è anche l’occasione per rilanciare il Museo Archeologico di Santa Scolastica, come ha ricordato l’assessora Bottalico, sottolineando il valore strategico del progetto per tutta l’area metropolitana. “Un bel momento per Bari, e per tutti noi che crediamo nella forza e nella bellezza della cultura”, ha scritto sui social, raccontando l’emozione di attraversare il cantiere e vedere il modello prendere forma.

Mentre l’opera comincia a svettare nel paesaggio urbano, l’attesa della città si carica di simboli, memoria e futuro, in un progetto che fonde archeologia e arte contemporanea, ricerca storica e visione artistica. Bari guarda al passato per reinventare il presente.

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