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Taranto

Grande festa con la cultura del Mediterraneo tra sapori, tradizioni e natura. Le foto

Grande successo per l'inaugurazione di Mediterraneo Slow: fino a domenica 15 giugno la città si trasforma in un laboratorio a cielo aperto con showcooking, conferenze, escursioni e laboratori per riscoprire i saperi del Mare Nostrum

TARANTO – Si è aperto con una partecipazione calorosa e numerosa il festival Mediterraneo Slow, l’evento firmato Slow Food Italia che da venerdì ha trasformato il cuore della città dei due mari in un vivace crocevia di esperienze, racconti, sapori e saperi del Mediterraneo.

Sostenuto da Regione Puglia, con i fondi europei FEAMPA, dal Ministero dell’Agricoltura, dal Comune di Taranto e con la collaborazione di Slow Food Puglia e dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, il festival si estende fino a domenica 15 giugno con un calendario ricchissimo di iniziative.

Tre piazze della città ospitano incontri, conferenze, showcooking, laboratori pratici e degustazioni che mettono al centro il cibo come veicolo culturale e simbolo identitario. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato la commissaria straordinaria Giuliana Perrotta, la dirigente regionale Rosa Fiore, la presidente di Slow Food Italia Barbara Nappini e Marcello Longo, presidente onorario di Slow Food Puglia.

Nel Mercato della Terra e del Mare, attivo ogni giorno dalle 17 alle 23.30, più di 80 produttori raccontano con le loro eccellenze i territori del Sud. Piazza Garibaldi ospita invece le attività più interattive: showcooking con cuoche e cuochi dell’Alleanza Slow Food, laboratori per imparare antichi mestieri e tecniche di cucina tradizionale, tutti ad accesso gratuito.

Tra i momenti più coinvolgenti delle giornate di sabato e domenica, le Conferenze dell’Arena Mediterraneo Slow affrontano temi centrali come la biodiversità olivicola, il futuro dei paesaggi rurali mediterranei, le storie di contaminazione culturale attraverso il cibo e le strategie per rigenerare l’ecosistema del Mar Mediterraneo.

Spazio anche al gusto con showcooking d’autore: tra gli appuntamenti di sabato, la scapece gallipolina, una pizza marinara con cozze del Mar Piccolo e una genovese di pesce povero. Domenica sarà la volta della focaccia mediterranea, dell’amatriciana di mare e del gran finale con couscous multietnico, preparato da chef dell’Alleanza provenienti da tutto il Mediterraneo.

Non mancano i laboratori pratici Come si fa, che permettono al pubblico di mettere le mani in pasta: dalla sboccatura al volo di bollicine artigianali, alla selezione dei semi di pomodoro autoctoni, dalla molitura dei grani antichi pugliesi alle tecniche di mitilicoltura artigianale, fino alla preparazione del couscous a regola d’arte e alla degustazione dell’olio extravergine.

Per chi vuole vivere il festival anche fuori città, è stato predisposto un ampio programma di eventi off: itinerari nella natura, birdwatching, visite guidate alle riserve del Tarantino, immersioni leggere nelle acque di Torre Guaceto e uscite in barca nel Mar Piccolo con i mitilicoltori del presidio Slow Food.

Sabato 14 e domenica 15 giugno il WWF propone “Custodi della spiaggia”, un progetto di educazione ambientale per promuovere la tutela dell’habitat costiero nei principali lidi del territorio, da Marina di Chiatona a Torre Colimena.

Tra mare, colline, sapori e memoria, Mediterraneo Slow invita cittadini e turisti a riscoprire l’anima profonda di Taranto, ponendo il cibo al centro di un dialogo che unisce sostenibilità, cultura e identità.

Tutte le foto sono a cura di Paolo Paladino che si ringrazia.

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