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Taranto

Villa Peripato, ridotto a discarica l'affaccio su Mar Piccolo. Le foto

L'ormai ex belvedere è ormai ridotto in condizioni pietose, fra rifiuti di ogni  genere disseminati sulla scarpata, fra cui persino una carrozzina per bambini oltre a vasi e colonnine di pietra divelti dalla balaustra

In anni ormai lontani dell'infanzia, uno dei momenti più emozionanti della passeggiata in Villa Peripato era quando il papà, sollevato da terra con la stretta sicura il figlioletto, lo poneva sulla balaustra dell'affaccio su Mar Piccolo per ammirare il meraviglioso panorama di Mar Piccolo con le numerose navi militari ormeggiate alla stazione torpediniere. Ma ora tutto ciò non è più possibile, sia perché ormai la flotta è stata trasferita a Mar Grande sia, soprattutto, per la folta vegetazione cresciuta disordinatamente, quasi come in una selva, che quasi impedisce di intravvedere il mare. 

L'ormai ex belvedere è ormai ridotto in condizioni pietose, fra rifiuti di ogni  genere disseminati sulla scarpata, fra cui persino una carrozzina per bambini oltre a vasi e colonnine di pietra divelti dalla balaustra. Non mancano bottiglie, piatti di plastica e tovagliolini di carta assieme a resti degli spuntini. In gran quantità appaiono anche rami e tronchi frutto delle potature effettuate in tutti questi anni.

La scarpata in alcuni tratti ha preso la sembianze di una vera e propria discarica, così da disgustare i numerosi frequentatori degli splendidi giardini, donati alla città dalla famiglia De Beaumont nel 1863. Per tutto ciò appare un vero miracolo che ogni estate non divampino incendi, come recentemente accaduto ai Tamburi, che potrebbero avere conseguente disastrose per Villa Peripato, i cui splendori sono ormai rammentati solo dai più anziani. Ma è tutta la zona dell'affaccio circostante che versa in condizioni di abbandono. Nelle vicinanze dell'ex laghetto dei cigni (ormai si è persa la speranza di rivedervi nuotare i graziosi palmipedi, trasferiti altrove, così come avvenuto per i pavoni e le tortore della vicina area recintata), l'immondizia è sparsa per le aiuole e non mancano a terra i lampioni divelti.

Tutto questo,con grande rincrescimento, oltre che dei tarantini, anche di turisti e crocieristi, che rimangono increduli davanti a tanta bruttura. "Ma perché non avete rispetto per questo posto meraviglioso, che altre città vi invidierebbero?" – ci domandava, esterrefatto, un visitatore milanese. È l'appello che giriamo agli amministratori che presto si insedieranno a Palazzo di Città.

Intanto proseguono i lavori per la messa in posa della nuova pavimentazione di tutti i vialetti utilizzando materiali riflettenti a basso assorbimento di calore, che prenderanno il posto di asfalto e altre sostanze non riflettenti e impermeabili che poco rispondono relativamente al contrasto al calore. Questo, con l'utilizzo di finanziamenti rivenienti dal "Programma sperimentale di realizzazione di interventi green e blu per l'adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano". Sarà possibile man mano riaprire al pubblico le zone dove l'intervento è stato completato?

Infine, nell'ambito delle nuove strutture sportive per i Giochi del Mediterraneo, si attende la realizzazione di campi di basket a tre negli spazi rivenienti dal riempimento dell'ex piscina alleati, per qualche tempo utilizzata come giardino acquatico e poi precipitata in triste abbandono.

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